Savona, musei: “Animali fantastici… e dove trovarli”

Savona. “Animali fantastici… e dove trovarli”. È questo il titolo di un gioco didattico, realizzato  dagli studenti del Liceo scientifico Orazio Grassi (classe IV – A ) nel corso del progetto di Alternanza scuola-lavoro seguito dal  Servizio Musei del Comune di Savona e  condotto nel Museo d’Arte di Palazzo Gavotti.

Si tratta di una vera e propria caccia al tesoro, quella che verrà proposta ai visitatori interessati la sera di Giovedì 20 luglio nel Museo della Ceramica, aperto gratuitamente dalle 20.30 alle 23.30 in occasione dei Giovedì di Luglio, già ricche di suoni e di vita pulsante per le vie cittadine. A chi si avventurerà invece nelle silenziose sale del museo, verrà proposto un inconsueto “safari fotografico”, una caccia all’oggetto in cui si dovranno individuare e catturare, armati di smartphone, le opere con le figure di animali con cui la fantasia dei ceramisti savonesi ha ricreato nel microcosmo ceramico un bestiario fantastico, conciliando l’osservazione del mondo naturale con i soggetti iconografici desunti alla mitologia, e narrati dagli autori classici, come Ovidio nelle Metamorfosi.

Parafrasando il titolo dell’ultimo best-seller della Rowlings, si dovranno cercare gli animali più strani e fantastici: Il rimando a “dove trovarli”, verrà fornito da schede con alcuni particolari fornite dagli operatori all’ingresso del percorso museale, da rintracciare nelle varietà delle forme e dei decori dei manufatti ceramici esposti nel museo. A chi esibirà le foto scattate al bookshop, alla fine del percorso museale, verrà offerta la scheda relativa all’opera, la guida “La terra di mezzo” e un pieghevole del Priamàr.

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Questo originale gioco didattico è stato realizzato dagli studenti della classe IV A del Liceo Scientifico “Orazio Grassi” di Savona, Marina Bencivenga, Federico Gravano, Giorgia Masio, Simone Reganaz, Chiara Santini e Tommaso Valle, che hanno saputo coniugare lo studio delle materie curricolari con il mondo Fantasy e le attuali tecnologie, affiancando smartphone, tablet e personal computer ai più tradizionali strumenti di studio, quali cataloghi e repertori iconografici di immagini, consultabili in loco nella biblioteca del Museo, sotto la guida dei curatori.

Il pieghevole del Priamàr è stato invece realizzato con la U.O Cultura e Turismo del Comune  dagli studenti della IV A del Liceo Scientifico (Virginia Becco, Gianmarco Beltrami, Vittoria Damele, Francesca Ferro, Jacopo Peri, Simone Robello).