Liguria e caccia, modifiche alla legge di riordino delle Province

Regione Liguria - Sede Palazzo De Ferrari

Il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità la proposta di legge 162 presentata da Alessandro Piana, Franco Senarega, Giovanni De Paoli, Stefania Pucciarelli e Alessandro Puggioni che modifica la legge regionale 10 aprile 2015 n. 15 “Disposizioni di riordino delle funzioni conferite alle Province in attuazione della legge n.56 del 7 aprile 2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province e sulle Unioni e fusioni di Comuni.

Il provvedimento stabilisce che, nelle more dell’adozione del Piano faunistico venatorio, la giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, può apportare modifiche ai piani faunistico venatori precedentemente adottati dalle Province e dalle Città metropolitane e, nelle more dell’adozione della carta ittica, la giunta può apportare modifiche alle carte ittiche precedentemente adottate dalle Province e dalla Città metropolitana.
Questa misura consente di intervenire più tempestivamente e in modo puntuale nelle eventuali modifiche dei piani.

Alessandro Piana (Lega Nord Liguria-Salvini) primo firmatario della proposta di legge, ha sottolineato che questo testo rende più snello l’accoglimento delle proposte che arrivano direttamente dal territorio. Piana ha poi evidenziato che la minoranza ha avanzato nella competente commissione proposte che sono state accolte.

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Valter Ferrando (Pd) ha ribadito che il suo gruppo ha condiviso lo spirito di questa legge, proponendo anche un emendamento che è stato accolto. Ha quindi evidenziato il fatto che è stato posto un termine per la elaborazione del Piano faunistico-venatorio regionale, fissato al  31 dicembre 2019.

Marco De Ferrari (Mov5Stelle) ha annunciato il voto favorevole del gruppo come principio «di buon senso», in attesa che sia varato il Piano faunistico venatorio regionale, che sarà «un atto indispensabile che permette alla Regione di appropriarsi della governance su questa materia» e ha assicurato il controllo del gruppo affinché nel futuro Piano «siano rispettati gli equilibri ecologici previsti dalle norme sulla fauna selvatica e ittica».