Albenga, “Le ceneri di Gramsci”: ciò che è vivo e ciò che è morto ad 80 anni dalla scomparsa

Venerdì 26 maggio alle ore 17,30 a palazzo Oddo di Albenga (III piano, via Roma 58), si terrà un dibattito sul tema “Le ceneri di Gramsci. Ciò che è vivo e ciò che è morto, ad 80 anni dalla scomparsa” al quale interverranno lo storico prof.  Pier Franco Quaglieni, il prof. Gianni Ballabio e il prof. Gianni Zanelli.

Milli Conte leggerà due lettere dal carcere di Gramsci. Maria Vittoria Barroero coordinerà l’incontro. È previsto un saluto del Sindaco di Albenga Giorgio Cangiano. Promuovono l’incontro il Centro Pannunzio Nazionale,la Città di Albenga,il DLF di Albenga,la FIVL di Alassio,l’ANPI di Albenga.

Dichiara la dott. Barroero: «Sarà un dibattito storico fuori da ogni mitizzazione perché ad 80 anni dalla morte del grande sardo è indispensabile leggere la sua opera storica e letteraria ,nonché il suo pensiero politico,alla luce anche della realtà di oggi,dopo,ovviamente averlo contestualizzato nell’epoca in cui egli ha operato,sofferto e vissuto. Certo andrà anche ricordato l’uomo che scelse l’antifascismo e venne incarcerato dal regime in modo crudele».

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Aggiunge il prof. Quaglieni: «Niente icone laiche da venerare che sarebbero un vero ossimoro, ma verifiche storiche all’insegna della pluralità di posizioni  dei diversi relatori. Gramsci è stato un grande pensatore politico del ‘900 che va oggi avvicinato con spirito critico, l’unico che consenta di capirne il valore autentico, anche rispetto a uomini a lui contemporanei  come Turati. Già il richiamo nel tema al titolo pasoliniano del 1957, le “Ceneri di Gramsci”, indica lo spirito dell’iniziativa a cui invitiamo i giovani delle scuole superiori di Albenga e di Alassio. Gramsci amava  molto la storia e riflettere su di lui in modo storico è il miglior modo per ricordarlo degnamente».