Multiservizi e turismo, oltre un milione e mezzo gli addetti senza contratto da quattro anni

Multiservizi e turismo, oltre un milione e mezzo gli addetti senza contratto da quattro anni; il 31 marzo sarà sciopero plurisettoriale.

Sono migliaia le lavoratrici e i lavoratori attesi alla manifestazione nazionale unitaria del 31 marzo organizzata a Roma dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti con presidio statico a Piazza Bocca della Verità in supporto della giornata di sciopero plurisettoriale multiservizi e turismo. La protesta #FuoriServizio è stata indetta dalle quattro sigle a seguito della interruzione delle trattative e dello stallo negoziale che non consentono ad oggi di rinnovare i contratti nazionali di settore scaduti dal 2013.

Coinvolti oltre un milione e mezzo di addetti delle imprese di pulizia/servizi integrati/multiservizi, della ristorazione collettiva, dei pubblici esercizi e delle agenzie di viaggio, per i quali le categorie dei sindacati confederali Cgil Cisl Uil rivendicano un aumento economico dignitoso, senza retrocessioni sui diritti e tutele, ed il potenziamento del welfare.

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Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UIltucs e Uiltrasporti in un comunicato congiunto hanno stigmatizzato la posizione delle associazioni imprenditoriali di settore Anip Confindustria, Legacoop Servizi, Federlavoro Servizi Confcooperative, Agci e Unionservizi Confapi, Angem ed Alleanza delle Cooperative, Fipe e Fiavet Confcommercio, che «hanno sempre posto come condizione per il rinnovo dei rispettivi contratti nazionali di lavoro, la restituzione di parte di importanti elementi economici e normativi (permessi, scatti, carenza malattia), secondo la logica sbagliata che un accordo nazionale debba vedere un finanziamento diretto da parte dei lavoratori» spiega la nota.

Alla base della mobilitazione, sottolinea il comunicato, anche «l’indisponibilità di alcune imprese ad offrire garanzie nei subentri di attività nei centri commerciali» e le pretese inaccettabili sul «peggioramento delle tutele previste in caso di malattia, modifiche all’articolato del cambio di appalto e le proposte di aumenti retributivi irrisori». «Chi opera in questi settori svolge un lavoro prezioso, talora essenziale per garantire servizi anche irrinunciabili a cittadini e viaggiatori» prosegue la nota unitaria che invita i lavoratori a prendere parte alla mobilitazione «per ottenere, senza sottostare a pregiudiziali, subito il rinnovo dei contratti nazionali di settore, da troppo tempo scaduti» e «per difendere il potere di acquisto dei salari e i diritti di più di un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori».