In merito alla polemica sul mancato finanziamento delle celebrazioni del 25 Aprile da parte del Comune di Savona, interviene Luigi De Vincenzi, consigliere regionale Pd, secondo il quale «non ci troviamo soltanto di fronte a un problema economico, ma a un affronto alle nostre radici democratiche».
«La riduzione dei fondi decisa dall’amministrazione comunale savonese la dice lunga sulla cultura politica di questo centrodestra, anche perché, mai come in questo caso, “la forma è sostanza”» sostiene De Vincenzi: «Al netto delle “parole in libertà”, e che non meritano commenti, da parte di alcuni esponenti della maggioranza in Comune e non solo, voglio ricordare che tutti gli italiani riconoscono nel 25 Aprile il compleanno della storia democratica di questo paese e quindi di tutti i suoi cittadini. Una ricorrenza che, come tale, non solo va rispettata, ma anche festeggiata come uno degli appuntamenti istituzionali più importanti dell’anno, al di là delle idee politiche e delle appartenenze».
Il consigliere del Pd non fa nomi, ma le sue critiche vanno dritte in direzione delle dichiarazioni lasciate dal suo collega di FI Angelo Vaccarezza: «Solo per rinfrescare la memoria a qualcuno che finge di averla persa – prosegue Luigi De Vincenzi –, faccio notare che il 25 Aprile è la festa della Liberazione, conquistata al prezzo carissimo di migliaia di vite umane. Senza la Liberazione non ci sarebbero il 2 giugno, Festa della Repubblica, e neppure il 4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale. Ma soprattutto noi non saremmo liberi di parlare, di esprimere i nostri punti di vista differenti, di prendere posizione, di appartenere a una parte o a un’altra e di sedere in consigli comunali, provinciali, regionali o in Parlamento. È a questo che l’amministrazione comunale di Savona deve pensare quando si parla del 25 Aprile ed è questo che non può esimersi di onorare», conclude il consigliere regionale del Pd.