Questa mattina il presidente del Consiglio regionale Francesco Bruzzone ha aperto la seduta ricordando che oggi ricorre la Giornata della Legalità.
«La giornata odierna è un evento che riempie le piazze perché all’onore che si deve a quanti hanno coraggiosamente rifiutato il giogo delle mafie – ha esordito il presidente – e sono morti per questo, spesso nell’indifferenza, si accompagna il bisogno di dire il proprio no».
Secondo Bruzzone «la mafia è il parassita da cui una società civile e sana deve vaccinarsi. La presa di coscienza del pericolo – ha aggiunto – è il primo passo: nessuno può chiamarsene fuori, non vi sono luoghi potenzialmente immuni, isole felici». Il presidente ha sottolineato il ruolo delle istituzioni che devono «cancellare ogni zona grigia, ogni punto debole del sistema, che possa offrire una chance all’annidarsi dei comportamenti criminali e devono consolidare la rivoluzione della mentalità, la crescita culturale e la consapevolezza civica che solo in questi ultimi anni, con fatica, ha aperto nuove prospettive prima nemmeno immaginabili a favore di generazioni che adesso reclamano questa normalità come un diritto».
Il presidente, dopo avere ricordato le manifestazioni che oggi si stanno celebrando in tante città italiane, fra cui Genova, ha assicurato «il nostro impegno fermo e costante nell’attività di prevenzione e, laddove necessario, di contrasto al fenomeno per garantire non solo la sicurezza dei cittadini ma anche il diritto a vivere in una società che non conosca “né capi né cupole”». Al termine dell’intervento Bruzzone ha invitato l’Assemblea a osservare un minuto di silenzio.