Centro Ictus, M5S: “dopo 7 mesi tutto tace”

Andrea Melis

«A distanza ormai di sette mesi dalla mozione del MoVimento 5 Stelle, approvata all’unanimità, l’ospedale San Paolo di Savona attende ancora l’attivazione del centro ictus di primo livello», dichiara Andrea Melis, consigliere MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria: «Eppure l’assessore Viale continua a ripetere, in ogni occasione pubblica, che il centro ictus è già operativo e che, dunque, non servono ulteriori interventi in tal senso. La verità è purtroppo molto diversa. Per capirlo, basta leggere le caratteristiche che deve possedere un centro ictus di primo livello, così come prevede il Decreto ministeriale 70/2015, e come abbiamo richiesto chiaramente con la nostra mozione. Ebbene, molte di quei criteri risultano ad oggi assenti o carenti. In particolare: – Area degenza specializzata per pazienti con ictus: assente; – Competenze multidisciplinari incluse o presenti nella struttura: esistono, ma non sono sufficienti; – Personale infermieristico dedicato: presente, ma ancora insufficiente; – Almeno un posto letto con monitoraggio continuo: assente, in mancanza di monitor specifici; – Riabilitazione precoce (fisioterapia, logopedia, terapia occupazionale): parzialmente presente; – Collegamento operativo con le Stroke unit di Secondo livello: il collegamento esiste, ma va ampliato ed esteso in remoto anche al San Martino di Genova».

«Sono solo – prosegue Melis – alcuni esempi di una fotografia impietosa, confermati da uno studio del 2013 della Cochrane Collaboration Library, che ribadisce l’utilità della Stroke Unit e mette in chiaro le differenze sostanziali con il semplice Pronto Soccorso con trombolisi. E il principio è riaffermato da numerosi altri documenti medici e scientifici che l’assessore alla Sanità non può fingere di ignorare. Non basta, ad esempio – come ha lasciato intendere di recente l’assessore – la capacità di intervenire con la trombolisi (che cura mediamente il 20-25% dei casi) per poter parlare di centro ictus di primo livello, che ha caratteristiche ben precise da rispettare. Invece di continuare ad arrampicarsi sugli specchi, Viale e la sua Giunta rispettino l’impegno preso in Consiglio e garantisca alla comunità savonese una vera Stroke unit con tutti i crismi previsti dalla legge, ascoltando le istanze sempre più pressanti che arrivano dal territorio. La nostra mozione è lì sul tavolo, attende solo di essere concretizzata. Dalla Giunta Toti ci aspettiamo meno parole e più coraggio».