Puc Albenga: il Piano Urbanistico Comunale approderà in Regione

Albenga. Ieri si è svolto il Consiglio Comunale durante il quale sono state esaminate le 209 osservazioni presentate al PUC, il Piano Urbanistico Comunale.
La maggioranza, “dando prova di compattezza e coesione, ha votato in modo unitario su ogni singola osservazione”; afferma il sindaco Giorgio Cangiano: “Nel procedimento di approvazione di un PUC le osservazioni sono previste quale strumento per consentire alla cittadinanza ed alle associazioni di fornire il proprio contributo. Noi le abbiamo valutate con questo spirito ed infatti molte, se ritenute compatibili con lo spirito del piano, sono state accolte totalmente o parzialmente. Quelle che sono state respinte hanno avuto nelle controdeduzioni una specifica spiegazione che in alcuni casi ha evidenziato la loro non pertinenza in quanto venivano richieste modifiche che invece erano già previste nel piano.”


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A questo punto la delibera del Consiglio con allegata la relazione contenente tutte le osservazioni presentate e le controdeduzioni dovrà essere trasmessa in Regione che avrà 90 giorni di tempo per esaminare tutta la documentazione e far pervenire il proprio parere vincolante che il Comune dovrà recepire in ulteriori 90 giorni.

Prosegue il sindaco: “Un Comune come Albenga per le sue caratteristiche, il suo territorio e le sue potenzialità non può essere privo di uno strumento urbanistico moderno. La Legge Regionale n. 36 del 1997 aveva previsto che tutti i Comuni avrebbero dovuto dotarsi di un PUC; purtroppo il Comune di Albenga ha iniziato un lunghissimo iter, iniziato nel 2007, durante il quale non si è riusciti ad approvare lo strumento urbanistico accumulando un notevole ritardo spesso criticato dalla Regione.”

Conclude il sindaco Cangiano: “Il concetto centrale del PUC è quello della creazione dei distretti di trasformazione per creare vaste aree pubbliche e di servizi all’interno della Città. Chi intende effettuare una operazione immobiliare all’interno dei distretti non può procedere autonomamente creando come in precedenza situazioni urbanistiche disordinate e scollegate ma deve accordarsi con i vicini e proporre un piano urbanistico operativo (PUO) ove indicare come si intende costruire e dove verranno realizzate le aree pubbliche e le vie di collegamento al fine di garantire uno sviluppo ordinato sotto il controllo dell’Amministrazione”.