Savona, taglio dei pini in Corso Tardy e Benech: gli interrogativi di Rete a Sinistra

Savona. La giunta comunale ha disposto il taglio dei pini marittimi del tratto più ad ovest di Corso Tardy e Benech, scelta dettata, dice l’amministrazione, da ragioni di sicurezza stradale.

«Corso Tardy e Benech e i suoi ormai storici pini marittimi rappresentano, oltre che un polmone verde, anche una sorta di portale di grande impatto per chi arriva a Savona e si dirige verso il porto», commentano Marco Ravera (Consigliere comunale “Rete a sinistra – Savona che vorrei”), Marco Lima e Anna Traverso (Coordinatori “Rete a sinistra – Savona che vorrei”): «A valle di questa scelta della giunta, come prevedibile, molti cittadini savonesi si stanno chiedendo se quella del taglio fosse davvero l’unica soluzione possibile al problema di sicurezza stradale evidenziato dalla Polizia Municipale».

Gli esponenti di Rete a Sinistra pongono all’assessore Santi e alla giunta alcune domande che ancora attendono chiarimento. «Sono stati richiesti diversi pareri agronomici o ci si è fermati alla prima soluzione proposta, quella del taglio? Il WWF parla di soluzioni alternative, adottate anche ad Albenga, per risolvere i problemi di sollevamento del manto stradale senza abbattere gli alberi. Ci auspichiamo che ci sia ancora tempo per cercare una soluzione alternativa. Qualora l’alternativa non ci fosse, a seguito del taglio è prevista la messa a dimora, perlopiù, di lecci. Gli stessi lecci previsti nel progetto del Nuovo San Paolo e che già sono presenti su Corso Italia. Ci limitiamo ad osservare che lo stato dei lecci di Corso Italia è tutt’altro che ottimale, e chiediamo se siano chiare le cause ti tale sofferenza e se non si pensa che i nuovi lecci potrebbero avere gli stessi problemi».

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«I nuovi alberi, che saranno messi a dimora dopo il taglio dei pini, saranno in grado di garantire, oltre all’impatto estetico, anche lo stesso grado di protezione dei palazzi soprastanti da rumore e inquinamento? E lo stesso si potrà dire per la protezione dai raggi del sole, nel periodo estivo, per i pedoni?».

Rete a Sinistra conclude con “una considerazione politica”: «Una delle promesse più forti della campagna elettrorale del centrodestra riguardava il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte di pianificazione urbana. I casi sono due, o il verde pubblico non è considerato come elemento urbanistico importante, oppure la promessa è stata disattesa».