Consulte e le associazioni liguri della disabilità a Bruxelles

Sono partiti da tutta la regione Liguria alla volta di Bruxelles per prendere parte all’iniziativa “Verso la piena implementazione in Europa della Convenzione ONU per i diritti dei disabili”, organizzata al Parlamento Europeo dall’eurodeputato del Partito Democratico Brando Benifei, per promuovere sinergie e cooperazione sul tema dei diritti delle persone con disabilità.

La delegazione era composta, fra gli altri, dall’assessore alle Politiche Sociali del Comune della Spezia Mauro Bornia, dall’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Sarzana Daniele Castagna, dal presidente della Consulta provinciale Imperiese per l’handicap e membro della Consulta ligure Francesco Fontana, oltre che da: Emanuele Arzá, presidente Ente Nazionale Sordi La Spezia, Alessandro Ludi e il figlio Lorenzo per la Fondazione Ha. Rea. Onlus La Spezia, Sergio Carlisi dell’Associazione Fadivi di Genova, Maurizio Cantamessa, Giacomo Linaro, Lucia Merione e Maria Tassano del consorzio Tassano di Casarza Ligure, Marco Catania, direttore del Centro Nucci Novi Ceppellini di Genova, Simone Torretta, direttore dell’istituto Chiossone di Genova, Giulio Carlini e Ornella Elisa Vaccaro, presidente e vicepresidente ASDO Savona.

“Abbiamo voluto celebrare anche noi la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità – commenta Benifei – attraverso un evento ideato per fare il punto sul rispetto dei diritti delle persone in Europa e soprattutto in Italia. I diritti delle persone disabili sono diritti umani, non interessi parziali da contemperare con esigenze di bilancio: per questo motivo, ogni euro che arriva dall’Unione Europea non può essere speso senza tenere di conto dell’obbligo legale dell’accessibilità, su questo dobbiamo fare fronte comune con tutti gli strumenti politici e legali a nostra disposizione”

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L’Unione Europea, che ha ratificato nel 2010 la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, entrata in vigore l’anno successivo, è chiamata ad assicurare alle persone portatrici di handicap una vita indipendente. Come garantire a tutti i disabili il fatto di essere cittadini a tutti gli effetti, senza discriminazioni?

Oltre a leggi di primaria importanza quali il “Dopo di noi”, che ha introdotto in Italia il sostegno e l’assistenza alle persone con disabilità grave dopo la morte dei parenti che li accudiscono, la strada maestra – a livello nazionale ed europeo – è quella della ricezione dei bisogni delle famiglie e dei disabili, del sostegno delle realtà che favoriscono la loro integrazione nella società e nel lavoro, e di un confronto continuo fra questi soggetti del territorio e le istituzioni. Proprio in quest’ottica, i relatori – sono intervenuti rappresentanti della Commissione Europea e di associazioni quali European Disability Forum, European Association of Service Providers for Persons with Disabilities ed European Network for Independent Living, oltre all’Onorevole Laura Coccia (Deputata alla Camera Italiana per il PD), al direttore di ‘Albergo Etico’ Alex Toselli e alla consigliera del PD di Pavia Elena Maria Madama – si sono concentrati in particolare sul diritto all’impiego (art. 27) e sul diritto alla vita indipendente (art. 19), portando all’attenzione degli organi comunitari esempi di realtà virtuose.

In particolare è emersa la necessità di un monitoraggio più incisivo sui fondi europei come il Fondo Sociale Europeo e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, affinché non vengano più utilizzati dalle amministrazioni regionali senza tenere di conto delle necessità dei disabili, che oggi grazie all’Unione Europea sono diventate un obbligo legale, sia quando si parla ad esempio di opportunità per l’occupazione sia quando si tratta di interventi sugli edifici e sul territorio.

“Con questa iniziativa – continua Benifei – abbiamo voluto evidenziare che attraverso la collaborazione e lo scambio di buone pratiche possiamo trovare le risorse umane, economiche e politiche per attuare nella sostanza e non solo formalmente la Convenzione. Per questo, ho invitato una delegazione di operatori del settore e di portatori di interesse dal territorio ligure, affinché assicurassero il loro contributo alla discussione e potessimo instaurare quella cooperazione multilivello che è imprescindibile se davvero vogliamo costruire una società più giusta e più equa per le persone con disabilità”.