Tagli e crisi, quale futuro per l’Accademia Musicale di Savona?

Tagli e crisi: quale futuro per l’Accademia Musicale di Savona? Dopo un lungo periodo di enormi difficoltà economico-finanziarie e pesanti interrogativi sul proprio futuro l’Accademia Musicale di Savona “Ferrato-Cilea” ha avviato i corsi 2016-2017. La riapertura è stata possibile grazie allo sforzo straordinario ed una tantum di privati e dell’Associazione Carla e Walter Ferrato.

Da 60 anni la “Ferrato-Cilea” – confluenza nei primi anni 2000 delle preesistenti attività del Liceo Musicale “F.Cilea” e dell’Accademia Musicale di Savona – porta avanti una importante tradizione didattica in ambito musicale nella nostra città e provincia, proponendo servizi qualificati di insegnamento musicale ad una media di 150-200 allievi annui (dati 2006-2015).

Analizzata congiuntamente all’Amministrazione Comunale – ma scartata per motivi di costo – la costituzione di una Scuola Civica di Musica, l’Accademia ha di fatto assolto questo ruolo operando in regime di Convenzione con il Comune di Savona, che ne ha definito standard di servizio, modalità di erogazione, tariffazione, utilizzo degli spazi ed entità di contributo. L’attività è sempre stata partecipata da un rappresentante del Comune membro del Consiglio Direttivo nonché supportata da attento controllo di gestione e formale rendicontazione preventiva e consuntiva.

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L’Assemblea dello scorso 31 ottobre ha esaminato le motivazioni prodotte dall’Amministrazione Comunale per spiegare l’azzeramento del contributo comunale per l’anno 2016, ha valutato la conseguente grave situazione economica e finanziaria e – facendo ricorso a grande senso civico e rispetto istituzionale – ha deciso di riavviare i corsi, ma non trattando alcun bilancio preventivo per il 2017, alla luce della grande incertezza economica che condiziona la programmazione futura.

Il riavvio dei corsi è stato possibile grazie al contributo straordinario ed irripetibile di privati e dell’Associazione Carla e Walter Ferrato, nonché a misure riorganizzative eccezionali tra le quali – con grandi sofferenze ed imbarazzi personali – riduzione di organico ed interruzione di rapporti di lavoro in essere da molti anni con ruoli diversi.

L’Assemblea, precisa l’associazione, «ha pertanto attribuito ampio mandato al presidente Gerardo Ghiliotto di intraprendere ogni possibile forma di riorganizzazione, razionalizzazione operativa ed efficienza di gestione, anche attraverso operazioni straordinarie ed ogni possibile sinergia con realtà affini. C’è la volontà unanime di non “gettare la spugna”, per rispetto al ruolo svolto per decenni ed alle decine e decine di famiglie che già si sono iscritte e che continuano in questi giorni a farlo, ma è certo una partenza in una situazione di ristrettezze eccezionali. Il piano draconiano di ristrutturazione attivato all’Accademia Musicale in poche settimane non penalizzerà gli standard di qualità da sempre praticati né inciderà sulle rette, a rimarcare la funzione sociale e l’ispirazione civica che l’Accademia intende continuare a svolgere. Certamente il futuro presenta scenari cupi e caratterizzati da grandi difficoltà con la certezza di non poter raggiungere una gestione in pareggio, in assenza di sostegno economico esterno, sia di provenienza pubblica che privata».

«È di grande significato il dibattito sulla cultura recentemente aperto cui hanno contribuito anche voci illustri toccando temi cruciali per le future generazioni: anche in tempi difficili, senza investimento nella cultura non c’è futuro per una comunità civile.
Consci della gravità del momento dal punto di vista dei bilanci pubblici, i soci e sostenitori dell’Accademia sono ancor più consapevoli, nel momento di crisi, della necessità di aprire un corretto e partecipe dibattito sulla cultura e sulla futura utilizzazione, equanime nei confronti dei soggetti beneficiari, delle risorse pubbliche. La scelta quindi compiuta dall’Accademia di riaprire i corsi per l’anno accademico 2016-2017, nonostante l’allarmante situazione economico-finanziaria, costituisce un atto di speranza e di fiducia, confidando che il Comune vorrà riappropriarsi del proprio ruolo e assicurare la continuità dell’attività formativa musicale che coinvolge tanti giovani del nostro territorio. Misure straordinarie in corso di studio – indispensabili per il prosieguo dell’attività – verranno presto condivise con l’Amministrazione Comunale nello sforzo di garantire continuità ad una Istituzione centrale in campo formativo per la nostra città».