Sicurezza alimentare, in etichetta anche le caratteristiche nutrizionali

Operazione ‘trasparenza’  per le caratteristiche nutrizionali degli alimenti |

Albenga. Quante proteine, grassi, carboidrati, sale, fibre, vitamine e minerali sono contenuti in un cibo o in una bevanda. Ma anche il valore energetico complessivo riferito sempre a 100 g o 100 ml di prodotto. Dal 13 dicembre tutti questi elementi dovranno essere indicati, in maniera chiara e leggibile, sull’etichetta di ogni prodotto alimentare.


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A far scattare l’operazione ‘trasparenza’ è il  Regolamento UE N. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale UE del 22 novembre 2011. Entrato in vigore nel 2011, è già effettivamente obbligatorio dal 13 dicembre 2014. «Tra due mesi o poco meno – spiega Luca Medini, direttore ad Albenga di Labcam srl-Laboratorio chimico merceologico della Camera di Commercio Riviere di Liguria – di fatto entrerà pienamente in vigore il regolamento sull’etichettatura che in questi due anni ha avuto vari step di introduzione progressiva nell’ambito dell’agroalimentare italiano».

Già dal dicembre 2014, infatti, il nuovo regolamento sull’etichettatura, per i prodotti imballati e non, rende obbligatorio specificare: gli ingredienti presenti nei cibi evidenziazione degli allergeni con accorgimenti grafici (spessore, colore, ecc.); l’estensione dell’indicazione d’origine, dimensioni minime prestabilite per i caratteri dell’etichetta (altezza minima dei caratteri tipografici usati per tutte le diciture obbligatorie di 1,2 e per le confezioni con una superficie inferiore a 80 cm quadrati di 0,9 mm). Da dicembre 2016, invece, su tutti i prodotti apparirà anche l’etichetta nutrizionale che dovrà essere posizionata sempre nello stesso campo visivo, in formato tabulare oppure lineare nel caso di confezioni i cui spazi lo impediscano.

Oltre alle informazioni obbligatorie sarà possibile che l’etichetta venga integrata con altre specifiche a cui il produttore vuole dare risalto. Per esempio, la presenza di acidi grassi mono-insaturi, acidi grassi poli-insaturi, amido, fibre, sali minerali e vitamine. Altra indicazione importante che riporteranno obbligatoriamente le etichette è il valore energetico che, come avviene per la qualità e quantità delle sostanze nutritive, si riferisce all’alimento così come è venduto in base ai valori medi stabiliti dal produttore dopo analisi condotte su quel cibo o bevanda o a dei calcoli effettuati a partire da dati già noti o da valori effettivi.

Proprio per affrontare l’introduzione dell’obbligatorietà della dichiarazione nutrizionale, Labcam srl organizza, domani, martedì 25 ottobre, un seminario dedicato alla ‘costruzione’ dell’etichetta rivolto a professionisti e operatori del settore agroalimentare, dei controlli e della sicurezza alimentare, a Piacenza, dalle 9 alle 16.30, nel centro congressi Il fienile in partnership con Aeiforia srl, lo spin off dell’Università Cattolica Sacro Cuore.

«In vista della piena entrata in vigore del Regolamento – spiega Medini – per chi lavora in questi ambiti è indispensabile conoscere le modalità di compilazione della nuova etichetta, la presentazione delle informazioni e quali categorie di alimenti possono risultare esentati. Durante l’incontro verranno mostrati esempi di etichette e di redazione della dichiarazione nutrizionale per consentire di applicare praticamente le disposizioni legislative. Verrà inoltre effettuato anche un approfondimento sulle indicazioni nutrizionali e salutistiche, i cosiddetti claims, spiegando quando e in che modo è possibile applicarli.  La giornata sarà quindi l’occasione per riflettere e sciogliere eventuali dubbi, attraverso casi pratici tratti dall’esperienza dello Sportello Etichettatura e Sicurezza Alimentare, il servizio di primo orientamento del nostro sistema camerale che supporta le imprese alimentari e i professionisti del settore e che è attivo da circa due anni a Savona».