Confartigianato Savona, sì “condizionato” alla tassa di soggiorno

Giancarlo Grasso

Confartigianato Savona apre alla tassa di soggiorno, ma… |

Tassa di soggiorno? Grasso (Confartigianato): «L’imposta deve essere esclusivamente uno strumento per sostenere politiche attive per il turismo e per le imprese dell’indotto».

Confartigianato Savona apre alla tassa di soggiorno, purché questa sia uno strumento per sostenere politiche attive sul turismo del territorio, e non solo.

«Premesso che l’imposizione di nuove tasse debba sempre ritenersi un elemento negativo, riteniamo che le risorse derivanti dall’introduzione dell’imposta di soggiorno, se adeguatamente utilizzate, possano avere risvolti positivi sul territorio savonese – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Savona – In quest’ottica, la tassa di soggiorno può essere una modo per reperire nuovi fondi da destinare alla sua stessa fonte, il turismo: la nostra proposta sarà proprio quella di utilizzare le nuove entrate a favore del sostegno, della crescita e della promozione delle micro e piccole imprese locali, mettendo in atto efficaci politiche di settore e ridando così un nuovo slancio all’economia del nostro territorio, in un momento già particolarmente favorevole».

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La stagione turistica è stata infatti particolarmente positiva e caratterizzata da una forte crescita delle presenze su tutta l’area: nel 2016 la provincia di Savona ha assorbito il 39% dei visitatori totali in Liguria, mentre il solo Comune ha registrato un aumento del 5,54% rispetto al 2015.

Di fatto, la proposta dell’amministrazione savonese seguirebbe la falsariga di quanto già applicato in altre realtà italiane. Una novità che, secondo Confartigianato, deve essere canalizzata a favore dell’intero settore del turismo e del suo indotto sul territorio, per contribuire allo sviluppo del tessuto imprenditoriale ed economico locale.