Pastorino: “superficialità giunta Toti, Liguria esclusa dai fondi anti-tratta”

“Dopo una mia interpellanza urgente alla Ministra delegata per le pari opportunità e il Dipartimento per le pari opportunità sulla questione dell’esclusione della Liguria dal finanziamento dei progetti per l’assistenza e l’integrazione sociale a favore delle vittime di tratta e grave sfruttamento, scopriamo che il dilettantismo e la superficialità di Toti e della sua giunta non si sono limitati alla presentazione del progetto in ritardo (lo ricordiamo, la Liguria ha presentato il proprio progetto alle 17.42 dell’11 luglio, oltre la scadenza prevista dal bando delle ore 14.00 del medesimo giorno), ma sono continuati con gravissime negligenze su tutti i fronti”. Lo dichiara in una nota il deputato di Possibile Luca Pastorino.


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“I progetti che in Liguria rappresentano un esempio di sistema efficace e virtuoso per contrastare la tratta e lo sfruttamento fin dal 2000, sono stati letteralmente fatti naufragare da una giunta di sprovveduti”, sostiene Pastorino: “la Regione Liguria non ha infatti provveduto a mettere in rete le proprie vittime assistite (ossia, a chiudere progetti e a chiedere al Numero verde nazionale di ricollocare le vittime). Infine, cosa ancor più grave, le associazioni che da anni animano questa rete di protezione sono state lasciate sole a gestire tutta la vicenda: la Regione avrebbe infatti invitato ad avviare le trattative per un patto di sussidiarietà senza definire pero le linee di intervento e le somme da mettere a disposizione. E tanto meno si sarebbe preoccupata di indicare le somme che intende mettere a disposizione. La procedura per arrivare a perfezionare un patto di sussidiarietà comporta come minimo tre mesi di tempo ed allo stato attuale non risulta che la Regione abbia pubblicizzato un invito a manifestare interesse”.

“Tutto ciò significa che sino alla fine dell’anno la Liguria non avrà servizi rivolti alle vittime di tratta. Ennesimo capolavoro di Toti – conclude Pastorino – che in un fase drammatica per tutta l’Europa per la questione dei migranti in transito dal nostro Paese non è stato capace nemmeno di far proseguire progetti che già funzionavano da anni”.