Codice di autoregolamentazione Antimafia, via libera dalla commissione regionale

La Proposta di deliberazione del MoVimento 5 Stelle per il recepimento del Codice di autoregolamentazione dell’Antimafia sulla criminalità organizzata è stata approvata oggi all’unanimità in Commissione I della Regione Liguria, e ora potrà proseguire il suo iter approdando in Aula consiliare entro la fine di settembre.


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A dispetto dell’unanimità nel voto, non sono però mancate le polemiche. A detta di Fabio Tosi – primo firmatario della “Pdd targata M5S che da 10 mesi giaceva nei cassetti della Regione” – «Per i vecchi partiti il Codice di autoregolamentazione antimafia è un suppellettile, un optional, un fardello da rimandare all’infinito. Ne abbiamo avuto conferma ancora oggi in Commissione, dove nessun membro delle altre forze politiche si è neppure degnato di leggere la nostra proposta, in un’indifferenza bipartisan rispetto a un tema invece importantissimo e delicato, specie dopo la recente inchiesta che ha sconvolto Lavagna».
«Questo atto verrà applicato a qualsiasi incarico di nomina di competenza del Consiglio regionale, della Giunta regionale e dei rispettivi presidenti» chiarisce Tosi ribadendo che «La legge antimafia è un tema prioritario del programma del MoVimento 5 Stelle e siamo pronti a portare in Commissione un’ulteriore proposta di modifica alla legge vigente».

Fuori dalle polemiche col M5S, positivo il commento per il passaggio in Commissione del Codice antimafia anche del Gruppo Pd in Regione Liguria: «Siamo soddisfatti che oggi in Commissione I regionale sia stato approvato all’unanimità il codice antimafia e cioè la proposta che recepisce il codice di regolamentazione antimafia della Commissione antimafia nazionale. Il codice approderà in Consiglio entro la fine del mese. Come Pd abbiamo portato diverse proposte di legge in merito, come la modifica della legge antimafia e le pdl sui temi della ludopatia. Quello di oggi è un atto che si deve inserire dentro a un’iniziativa ancora più incisiva sul tema della lotta alla criminalità organizzata e della promozione della legalità. Da quasi un anno il Pd ha presentato una proposta di legge in questa direzione, anche in vista di un testo unico sulla legalità aperto al contributo di tutti. Stiamo ancora attendendo che questa proposta venga affrontata in Commissione».

«Abbiamo lanciato un segnale importante per riavvicinare i cittadini alla politica che, purtroppo negli ultimi anni spesso non ha mostrato un’immagine edificante», ha commentato da parte sua il Presidente della Commissione Affari Generali, Angelo Vaccarezza (Forza Italia) sottolineando che il codice punta alla trasparenza nell’attività politica ed amministrativa ed in particolare per tutto quanto attiene il settore e le procedure inerenti le nomine.

Vaccarezza ricorda che l’approvazione del codice è stata sollecitata dal Movimento 5 Stelle, al quale va il suo ringraziamento, e la proposta “è stata prontamente accolta dalla Commissione” da lui presieduta; e puntualizza: «Noi siamo andati a colmare una grave mancanza della passata amministrazione regionale che avrebbe già dovuto approvare il codice nel lontano 2012. – dice – Infatti La legge numero 7 del 2012, recante il titolo “Iniziative regionali per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità” prevedeva il recepimento del codice entro 90 giorni dall’approvazione della legge stessa».

La stessa legge 7 – annuncia Vaccarezza – sarà oggetto di revisione da parte della Commissione e del Consiglio. Il codice, invece, sarà sottoposto al voto finale del Consiglio nelle prossime sedute.