Scuole Albenga, emergenza aule: il lungo memoriale del consigliere Arnaldi

Sempre critica ad Albenga la situazione degli istituti superiori, anche quest’anno non sono mancate le polemiche sugli spostamenti forzati di intere classi e l’inadeguatezza degli spazi nelle scuole. In un lungo memoriale, il consigliere con delega alle Scuole Maurizio Arnaldi racconta il suo punto di vista sullo stato della questione.

«Quando ho accettato la delega all’istruzione e all’edilizia scolastica ero consapevole che l’impegno non si sarebbe limitato alle numerose scuole comunali, ma mi avrebbe coinvolto anche per gli istituti secondari di secondo grado; sebbene questa responsabilità non fosse a capo dell’amministrazione di Albenga non ci potevamo esimere ad un coinvolgimento attivo».

«Con questi presupposti all’inizio del nostro mandato abbiamo impegnato tutte le nostre energie per risolvere in modo definitivo l’annosa questione degli spazi per i nostri istituti superiori, problema risolto positivamente, insieme alla provincia, con l’ottenimento dei contributi offerti dal governo Renzi che ci permetteranno di realizzare finalmente il nuovo polo scolastico di Albenga. Parlando del liceo G.Bruno ritengo giusto partire da questo stato delle cose prima di affrontare i problemi della quotidianità emersi in questi ultimi giorni. Terminate le preiscrizioni si è da subito evidenziata la necessità di reperire nuovi spazi al liceo G. Bruno e all’istituto agrario D. Aicardi senza dimenticare le condizioni in cui si trova l’Itis di Campochiesa. Abbiamo offerto da subito la nostra collaborazione all’ente provinciale, unico responsabile per la gestione degli istituti superiori, per affrontare l’emergenziale carenza di spazi che si stava delineando. Effettuati molti sopralluoghi nei locali non occupati facenti capo al patrimonio comunale; la scelta si è focalizzata su una porzione dell’ex tribunale con pieno apprezzamento dei funzionari di Savona che hanno riconosciuto la disponibilità e l’impegno del comune di Albenga, elementi non scontati né condivisi da altri comuni della provincia, accettando la nostra unica condizione: che i costi delle opere necessarie agli adeguamenti non gravassero direttamente sulle tasche dei cittadini ingauni, anche per le note ristrettezze del bilancio comunale e fossero quindi a carico della provincia».

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«Identificata la sede – prosegue Arnaldi – la provincia ha previsto nel mese di maggio una somma di euro 30.000 per le opere edili spendibile in estate all’approvazione degli opportuni atti contabili, previsione che non si è potuta concretizzare a causa del rinvio dell’approvazione del bilancio provinciale e per un nuovo evento imprevisto: sulla base di una indagine commissionata dal comune di Albenga per valutare lo stato dei solai delle scuole nel territorio, si sono evidenziate delle criticità in alcuni locali della sede del G. Bruno di Pontelungo, lavori non rinviabili in quanto riguardavano l’incolumità delle persone, opere che sono stati affrontate la scorsa settimana dai tecnici della provincia per scongiurare il distacco imprevedibile di alcuni intonaci».

«Ma i ragazzi che inizieranno il nuovo anno scolastico dove frequenteranno le lezioni? Si stava paventando l’ipotesi, prospettata dalla provincia, di doppi turni o di utilizzare le aule magne di via Dante, soluzioni che avrebbero influito negativamente la didattica e la gestione del liceo, un’emergenza nell’emergenza vista la data incombente della ripresa dell’anno scolastico. Nell’ultimo incontro con la provincia e la dirigenza scolastica l’amministrazione di Albenga ha offerto alcuni spazi, un tempo già utilizzati dal liceo un quanto vicini alla sede di via Dante, locali non immediatamente disponibili perché utilizzati da associazioni che, subito coinvolte, hanno dimostrato un alto senso di responsabilità per trasferirsi in altre sedi e liberare velocemente le aule in uso da concedere al liceo».

«Concludo con alcune considerazioni personali: a fronte di un grande dispendio di energie, di tempo di risorse, l’amministrazione di Albenga è forse riuscita a tamponare anche questa ultima emergenza, sopperendo a mancanze di altre realtà amministrative presenti nel territorio; una responsabilità che giustamente vogliamo farci carico per conservare quel patrimonio culturale, formativo e umano che da sempre ruota all’interno del nostro comune; ma auspico però che gli enti responsabili alla gestione delle scuole superiori possano, mediante la programmazione, gestire al meglio i prossimi anni che ci separano all’ingresso nel nuovo polo scolastico albenganese».