Albenga, alla DogmArt Gallery prosegue la personale di Carmen Spigno

di Claudio Almanzi – Albenga. Sta ottenendo un notevole successo di pubblico ad Albenga ed è anche seguita con particolare attenzione dalla critica la bella personale della nota artista dianese Carmen Spigno. “Processi evolutivi” è il titolo della mostra presso la DogmArt Gallery, nel centro storico ingauno. Carmen Spigno è nata a Diano Marina ed ha studiato disegno e pittura presso il Centro Italiano Artistico Culturale di lmperia (C.I.A.C.), diretto dal maestro Giuseppe Balbo di Bordighera, cofondatore del Festival Internazionale del Fumetto. Insegnante elementare, per anni si è dedicata all’insegnamento incentrando il suo metodo didattico sulle arti figurative, dal disegno alla pittura, dal fumetto al teatro e alla musica, dalla fotografia al cinema.


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Fondamentale è stato nel 1997 l’incontro con il pittore genovese Andrea Bagnasco, membro del Gruppo delle Terre, che segna una svolta nel suo processo artistico, indirizzandolo verso nuove ricerche cromatiche e stilistiche. Da allora si è dedicata con grande passione alla pittura con i pigmenti e le resine naturali, che lei stessa cerca e raccoglie, perseguendo una continua sperimentazione sulle tracce ed i segni che essi imprimono sui materiali più diversi.

Ha all’attivo decine di personali alcune di grande prestigio. La Spigno è anche una attiva promotrice culturale: nel 1998 ha infatti fondato il Circolo Artistico-Culturale “Amici nell’Arte” noprofit insieme con l’olandese Rudolf Neervort Van de Poll ed il tedesco Carl Schoenfeld. Nel suo lungo percorso artistico la pittrice ha raccolto una grande quantità di consensi ed apprezzamenti da parte di pubblico e critica.

Hanno infatti scritto di lei fra gli altri Walter Accigliaro, Luciano Caprile, Guido Folco, Ettore Cerruti, Ugo Ronfani, Clotilde Paternostro, Clizia Orlando, Patrizia Valdiserra, Francesco Gallea, Carlo Cormagi, Silvia Bottaro, Arnaldo Fontana, Nicola Davide Angerame, Francesca Bogliolo, Ferdinando Molteni, Massimo Boero, Barbara Testa, Stefano Pezzini, Mara Giovine Scavuzzo, Wolfgang Meixner, Patrizia Gioia, Gianni Daccomi, Aldo Ghidetti, Romano Strizioli, Eliana Miraglia, Stefano Picasso, Fabrizio Angeli e Simonetta Vandone.

“Alcune opere – dice il noto editor ed esperto d’arte Armando D’Amaro- in mostra, relative agli ultimi due anni di produzione dell’artista sono state scelte appositamente dall’ artista e dal curatore Luise per fornire esempio del percorso dinamico della maturazione della Spigno, che ama utilizzare oltre a terre e resine, materiali poveri e di riciclo, come carta, cartoncino, tela, juta, legno, sughero, unite spesso ad altri materiali quali gessi, sabbie, reti, oro e tecniche miste. Si tratta di una serie di opere che offrono l’opportunità al visitatore di rendersi conto del lungo percorso della Spigno, mirato soprattutto alla scoperta attenta ed appassionata del mondo della Natura”.