di Laura Sergi – Sarà ‘Lucia di Lammermoor’, di Gaetano Donizetti, la seconda opera del cartellone della Stagione lirica estiva dell’Opera Giocosa, e andrà in scena giovedì 14 luglio (ore 21.15), in replica sabato 16 luglio (stessa ora). Nell’Arena savonese, quindi, un bellissimo dramma tragico in due parti, su libretto di Salvatore Cammarano, dal romanzo ‘The Bride of Lammermoor’ di Walter Scott (prima rappresentazione a Napoli nel 1835).
Al titolo, è collegata l’iniziativa ‘Adotta un Nonno’, che ricalca la proposta già nota come ‘Due generazioni insieme a teatro’ delle scorse programmazioni, e che vedrà illuminarsi il Priamàr già martedì 12 luglio per un’Anteprima (alla stessa ora), con ingressi agevolati per coppie che vedano giovani con meno di 16 anni entrare a braccetto con chi abbia più di 65 anni.
Nel cast: Simone Alberghini sarà ‘Enrico’, Gilda Fiume ‘Lucia’, Matteo Desole ‘Edgardo’, Marco Ciaponi ‘Arturo’, Enrico Iori ‘Raimondo’, Elena Traversi ‘Alisa’ e Raffaele Feo ‘Normanno’. A dirigere l’Orchestra e Coro del Carlo Felice di Genova il M° Sebastiano Rolli (Coro affidato al M° Patrizia Priarone). La regia sarà di Henning Brockhaus (sue anche le luci) ripresa da Valentina Escobar, che curerà anche le coreografie. Le scene saranno di Benito Leonori da bozzetti di Josef Svoboda, e i costumi di Patricia Toffoluti.
Si può sposare un uomo che non si ama? Ci sarebbe da impazzire…: ecco, questa è la trama del dramma a cui assisteremo, dove ci sono famiglie nobili in lotta fra loro e, come nei migliori romanzi, la protagonista femminile si innamora di colui che è stato perseguitato. Lucia viene quindi costretta a prendere per marito, su insistenza del fratello Enrico, lord Arturo, per dare nuova forza al casato, e il momento più bello è proprio qui: lo svolgersi della cerimonia, quando compare Edgardo, furioso con l’amata (‘… T’amo, ingrata, t’amo ancor!’). In realtà, il fratello, timoroso che all’ultimo minuto lei non acconsentisse alle nozze, non si è accontentato solo di far sparire le lettere che Edgardo le ha scritto, ma l’ha convinta anche della sua infedeltà. A dar man forte all’astuzia di Enrico è pure il consigliere Raimondo, sinceramente convinto della doppiezza di Edgardo, che ha consigliato la giovane ad accettare il matrimonio (‘… Cedi, cedi o più sciagure ti sovrastano, infelice…’).
Ma, mentre nel castello si danza (e c’è ancora un ‘immenso giubilo’ del Coro), Lucia nel frattempo ha assassinato Arturo nella stanza da letto e l’orrore incomberà fra poco sul palco, quando inizierà la prova più impegnativa per una protagonista: la scena della pazzia, che la dovrà far sembrare… ‘dalla tomba uscita!’.
Coproduzione a cinque del Teatro Comunale di Modena, Teatri di Piacenza, Teatri di Reggio Emilia, Teatro Regio di Parma e il nostro Teatro di Tradizione. Allestimento a cura della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi.
Infine, una piacevole novità organizzativa dal titolo: ‘L’Opera Giocosa non ti lascia… a piedi!’. Chi voglia assistere alla rappresentazione, ma abbia difficoltà a ritornare a casa all’ora tarda, può prenotare l’accompagnamento al domicilio, al momento dell’acquisto del biglietto, grazie ai volontari collegati all’ente lirico: un bell’ostacolo superato, che siamo certi non mancherà di creare consensi.
*nella foto: il Coro