Liguria TPL, M5S: “no a frammentazione bacini, leva per privatizzazione selvaggia”

“No alla frammentazione dei bacini, che rappresenta un’ulteriore leva per la privatizzazione selvaggia del trasporto pubblico ligure”. Lo dicono i portavoce del MoVimento 5 Stelle, a margine dell’audizione dei rappresentanti del Tpl oggi in Regione Liguria.

“Ora più che mai è necessario prendere tempo in attesa del responso definitivo dei ricorsi al Tar sulla riforma del trasporto pubblico ligure e rimandare, dunque, la discussione in Aula sul provvedimento della Giunta – spiega Andrea Melis – Bisogna aprire poi una riflessione seria sulla possibilità, prevista dalle normative, di affidare il servizio in house”.

Marco De Ferrari allarga lo sguardo a Roma e alle conseguenze delle scelte di governo sul trasporto ligure. “La nuova legge regionale, conseguenza diretta del decreto di Peppa Pig Madia – attacca il portavoce M5S – darà avvio alla frammentazione del bacino unico in quattro bacini, ciascuno dei quali frammentabile in un numero imprecisato di lotti. Una frammentazione che favorirebbe anche l’ingresso dei privati, attraverso concessioni e subconcessioni di linee. Risultato? Ci saranno più bandi (indetti dalle finte ex province), anziché uno unico, senza la possibilità, quindi, di garantire un vero trasporto pubblico inteso come servizio sociale, con inevitabili disagi che andranno a ricadere, come al solito, su cittadini e lavoratori”.

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“Il nodo fondamentale della questione è puntare sulle specificità e le virtuosità territoriali – aggiunge Francesco Battistini – Dobbiamo impedire frazionamenti eccessivi dei bacini e, soprattutto, garantire risorse pubbliche per un servizio che deve sempre di più configurarsi come un bene comune a servizio del cittadino. Un bene pubblico che tale deve rimanere e che deve essere valorizzato proprio nell’ottica di aumentare la vivibilità delle nostre città”.