di Alfredo Sgarlato – In queste sere di inizio estate possiamo spesso veder suonare dal vivo il cantautore ingauno Davide Geddo che presenta il suo nuovo disco “Alieni”. La prova del terzo disco è sempre la più difficile e Geddo, diciamolo subito, l’ha superata.
Il nuovo lavoro è maturo, compatto, più rockeggiante dei precedenti. Persino funky, come nei brani iniziali “Chiaro” e “Lampi di settembre”, impreziosita dal flauto di Francesca Rapetti, dove la ritmica, composta da Dario La Forgia al basso e Matteo Ferrando alla batteria, rotola che è un piacere.
Come sempre è certosino il lavoro sui testi, dedicati agli “alieni”, ovvero le persona che incontriamo tutti i giorni eppure ci appaiono perfetti sconosciuti: gli adolescenti, il pensionato, la ragazza cresciuta troppo in fretta, il simpatico cialtrone e il buon padre di famiglia… Davide ama duettare con altri cantautori, ma in questo disco appare un solo duetto, con Alberto Visconti de L’Orage, in “Cammina cammina”, divertente racconto della vita di una sonnacchiosa cittadina e dei suoi abitanti.
Personalmente preferisco i brani più ritmati alle ballate, ma è questione di gusto. Molto belle, oltre alle canzoni già citate, “Due”, con un insinuante riff di tastiere, “Paolina”, bella partitura di archi e chitarre, la malinconica “Briciole”, l’intimista “Chloé” e “Alle bionde piace noir”, ispirata dai romanzi dello scrittore cerialese Maurizio “Pupi” Bracali e dal suo eroe, l’ispettore Calcagno.
Segnaliamo anche il contributo degli altri validi musicisti, tra cui spiccano Mauro Vero e Paolo Ballardini alle chitarre, Fabio Biale al violino e Michele Savino (anche interessante cantautore in proprio) alle tastiere. Il disco, autoprodotto, è stato registrato da Rossano Villa e Marco Canepa e il lavoro grafico è di Gabriele Puggelli.