Chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari: se ne parla ad Albenga

Palazzo OddoAlbenga. Per nulla banale l’iniziativa promossa dall’Associazione di Promozione Sociale “A Cielo Aperto” di Finale Ligure in riferimento alla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Pensato dalla sua coordinatrice, la psicologa Cinzia Aicardi, e organizzato insieme alla Biblioteca comunale di Albenga, venerdì 17 Giugno 2016 alle ore 17, saranno approfonditi alcuni interventi inseriti nella storica rivista italiana di medicina sociale: “L’Arco di Giano” (85/2015) che ha dedicato alla riorganizzazione del sistema psichiatrico-giudiziario italiano la pubblicazione di un numero monografico.


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Gli interrogativi e i dubbi da cui partono gli autori che saranno presenti all’iniziativa insieme al sindaco di Albenga, Giorgio Cangiano, e al direttore delle Strutture Complesse psichiatriche della Asl 2 “Ponente”, Caterina Vecchiato, si focalizzeranno sugli elementi di affinità e sulle principali differenze che hanno accompagnato la chiusura degli Ospedali Psichiatrici in Italia nel 1978 e quella degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari nel 2015. Lo psichiatra Paolo F. Peloso (Asl 3 “Genovese”), si soffermerà sugli elementi che, tra i primi, considerano il fatto che in entrambi i casi si tratta della chiusura dei manicomi e di interventi sperimentali, di azioni operative effettuate in condizioni spesso frettolose e che entrambi sono stati segnati da alleanze “bizzarre” caratterizzate da conflitti tra istituzioni centrali e periferiche le quali ne hanno reso più complessa l’attuazione.

Un altro tema sul quale spesso si avanzano conclusioni affrettate è quello affrontato dal criminologo, Stefano Padovano (Università di Genova), che riprende il binomio spesso sovrapposto tra crimine e disturbo mentale, mai dimostrato attraverso dati empirici altamente rilevanti. L’autore, a partire da una generale ricognizione della delittuosità, dimostrerà che il binomio criminalità-disturbi mentali risponde ad un’associazione di significati fuorviante e potenzialmente pericolosa sul piano delle politiche di sicurezza urbana, anche – se non soprattutto – in realtà abitative di medio-piccole dimensioni.

L’iniziativa promossa dall’Associazione “A Cielo Aperto”, da circa quindici anni impegnata in attività di auto-mutuo aiuto nel campo delle sofferenze indotte dalle patologie psichiatriche, e di recente impegnata anche nella presa in carico del disagio sociale condiviso coi servizi sociali delle amministrazioni comunali savonesi, riafferma la gestione e il trattamento delle patologie psichiatriche attraverso le pratiche di socializzazione inscritte nelle attività del Centro Sociale di Finalborgo, nelle borse lavoro condotte in alcuni settori comunali del finalese e nella gestione degli inserimenti abitativi collegialmente alle richieste della azienda sanitaria pubblica locale.