Liguria, nomina dei Sottosegretari: dibattito in Consiglio regionale

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Regione Liguria. Questa mattina è iniziato il dibattito sul disegno di legge 56 “Modifica della legge statutaria 3 maggio 2005, numero 1 per l’introduzione della figura del Sottosegretario” . La versione presentata in aula prevede che il Presidente della giunta possa nominare fino a tre Sottosegretari, determinandone compiti e attribuzioni con il decreto di nomina. I Sottosegretari coadiuvano il Presidente e gli Assessori nell’esercizio delle funzioni loro attribuite o delegate. Viene specificato che i Sottosegretari partecipano alle sedute della Giunta regionale, senza diritto di voto.”

Gli interventi in aula — Angelo Vaccarezza (Fi) ha sottolineato che il provvedimento in discussione modifica lo statuto ma in maniera non vincolante. Spetta alla giunta ed al presidente decidere come e  quando usufruirne, così come discrezionale è il numero dei sottosegretari da nominare, che non possono però essere più di tre.  Il consigliere ha quindi evidenziato che soltanto il Movimento Cinque Stelle, che non governa in  nessuna Regione e quindi nemmeno in quelle che hanno già introdotto il sottosegretario, può sostenere che non intende usufruire di questa figura senza cadere in contraddizione. Vaccarezza ha ricordato, inoltre, che il taglio di consiglieri ed assessori, deciso nella passata legislatura, ha aumentato la mole di lavoro a carico di ciascun componente della giunta. Di qui la necessità di prevedere nuove figure capaci di coadiuvare il loro operato: «O gli assessori di prima facevano poco oppure gli attuali sono troppo oberati di lavoro» ha ribadito Vaccarezza ricordando che ciascun assessore somma molte deleghe. 

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Juri Michelucci (Pd) ha dichiarato la contrarietà del suo gruppo alla modifica statura «per ragioni di ordine sia economico che politico» e ha annunciato la presentazione di alcuni emendamenti che intendono evitare l’aumento delle spese legate all’introduzione della nuova figura. «Siamo contrari ai sottosegretari perché riteniamo necessario ridurre i costi della politica – ha aggiunto – e perché non ci sono ragioni oggettive per introdurre questa figura. Fino ad oggi, inoltre, non è stato spiegato neanche in Commissione cosa andranno a fare, il loro ruolo e inquadramento». Michelucci ha ricordato che l’Emilia Romagna ha previsto un solo sottosegretario, scelto fra un membro del Consiglio stesso «con l’evidente intenzione di contenere i costi», che anche in Abruzzo è stata indicato un solo sottosegretario mentre in Lombardia ne sono stati introdotti 4, di cui 2 interni e due esterni, e a fronte di 80 consiglieri,.

Gianni Pastorino (Rete a Sinistra) ha ribadito che in campagna elettorale tutti hanno dato la disponibilità a ragionare sul contenimento delle spese e ha ricordato di essere stato il solo ad avere presentato una proposta che andava in quella direzione e che prevedeva il taglio degli emolumenti dei consiglieri regionali. Tuttavia quella iniziativa – ha aggiunto – è stata  cassata senza discussione in aula. Pastorino ha quindi accusato la maggioranza di centrodestra di «cambiare le carte in tavola», in quanto nella passata legislatura era favorevole alla riduzione degli assessori e aveva accusato di sprechi la maggioranza di centrosinistra che, dopo un primo “taglio” da 12 a 6, li ha poi portati a 7,  mentre ora li ritiene insufficienti e chiede che vengano coadiuvati da tre sottosegretari. Pastorino ha ricordato che il numero di consiglieri ed assessori è commisurato a quello della popolazione e ha concluso che, anche alla luce di questo parametro, «a mio avviso  credo che 3 sottosegretari rappresentino un  numero veramente molto elevato».

Alice Salvatore (Mov5 Stelle) ha ribadito che, rispetto alle altre Regioni molto più popolose in cui è stata introdotta questa figura, il numero massimo di sottosegretari previsti in Liguria è sproporzionato rispetto al numero di residenti e ha citato il caso di Lombardia, Emilia Romagna e Calabria. «Questa è una figura inutile – ha aggiunto – perché il sottosegretario non fa parte della giunta e non partecipa giuridicamente, per quanto riguarda la responsabilità, alle decisioni assunte dalla giunta stessa». Il consigliere ha rilevato, quindi, che il sottosegretario «rappresenta di fatto solo l’occasione per consolidare gli equilibri politici all’interno della coalizione di governo e non ha nulla a che vedere con l’interesse della cittadinanza» e ha annunciato la presentazione di tre emendamenti affinché l’inserimento del sottosegretario sia «a costo zero». Salvatore, infine, ha rilevato che nel disegno di legge non sono stati definiti i compiti, le attribuzioni e l’ indennità delle nuove figure.

Sergio Rossetti (Pd) ha spiegato che il suo gruppo è contrario a questa disposizione perché convinto  che la  legge non nasca dalla necessità di condividere con altri le difficoltà dell’attività amministrativa, rendendola più agevole. Al contrario si tratta di «una necessità tutta politica perché la maggioranza è risicata ed  una forza politica non è rappresentata in giunta». Il consigliere ha aggiunto che non vengono chiarite le funzioni dei sottosegretari e, a suo avviso, non è neppure chiara quale posizione possano assumere nei confronti degli uffici e se hanno o meno il potere di firma.

Andrea Melis (Mov5Stelle) ha rilevato che «circolano già dei nomi su chi ricoprirà questo incarico che rispetterbbe il manuale Cencelli». Secondo il consigliere «è un’operazione discutibile, non chiara in cui non si capisce il perimetro dell’attività di queste nuove figure». Secondo il consigliere questa operazione «avrebbe lo scopo, da parte della maggioranza, solo accontentare qualche richiesta».

Luca Garibaldi (Pd) ha obbiettato che «la mole di lavoro fatto finora dalla giunta non sarebbe così pesante da spiegare l’inserimento dei sottosegretari». L’obbiettivo, secondo il consigliere, non sarebbe quindi la funzionalità dell’Ente, ma quello di soddisfare gli equilibri all’interno della maggioranza e il suo consolidamento. Garibaldi, infine, ha espresso perplessità sul ruolo dei sottosegretari che non sarebbe definito.

Giovanni Lunardon (Pd) ha dichiarato: «Questa maggioranza, per stare in piedi, ha bisogno di un collante, che non sono le idee ma i posti da distribuire e, con questo intento, non solo sta occupando in modo scientifico i posti che già esistono, ma se ne introducono tre nuovi». Secondo il consigliere, inoltre, la giunta ha finora eluso il problema della riduzione dei costi della politica e ha rilevato che l’inserimento delle nuove figure costerà circa 3 milioni.

Francesco Battistini (Mov5Stelle) ha ribadito la propria contrarietà al provvedimento «perché è carico di costi per l’Ente mentre resta in deficit l’attività legislativa della giunta, che ha fatto poche proposte concrete, sia in Consiglio sia nelle competenti Commissioni, che servano davvero ai cittadini liguri e incidano sull’economia, sul lavoro, sui trasporti, sul territorio e ambiente».

Flavio Tosi (Movimento 5 Stelle) ha evidenziato che, in occasione di una recente  trasmissione televisiva, il capogruppo della Lega aveva dichiarato che i sottosegretari possono essere scelti anche tra i consiglieri e che non devono essere necessariamente figure esterne. «Vedremo cosà voterà la Lega – ha puntualizzato – se, invece, saranno tutte figure esterne».

Giovanni Barbagallo (Pd) ha confessato di avere vissuto nella passata legislatura, in quanto assessore esterno, momenti di disagio perché questa figura era criticata dal centrodestra che ora, invece – ha sottolineato – propone addirittura tre sottosegretari. «A seconda di dove si è seduti – ha detto- si cambia idea». Barbagallo ha ribadito che questa modifica sarebbe stata più comprensibile se fosse stata presentata in apertura di legislatura: «Mi viene il dubbio che oggi Toti  in qualche modo, dia un giudizio sui suoi assessori, magari perché non hanno muscoli, esperienza o capacità».