Alluvione 2014, fondi insufficienti gli agricoltori chiedono certezze

Albenga panoramica campi e torri A1 00

Albenga / Savona. Secondo alcune informazioni raccolte dalla Confederazione Italiana Agricoltori nazionale i fondi ministeriali per risarcire le aziende liguri danneggiate dall’alluvione del novembre 2014 ammonterebbero a 700 mila euro, ma i danni quantificati dall’Ispettorato Agrario Regione Liguria nei soli comuni di Albenga e Ceriale sono stati quantificati in circa 8 milioni 500 mila euro.

“Tali finanziamenti, quindi, non solo sono in ritardo ma addirittura insufficienti per risarcire tutte le aziende colpite, senza pensare che dovranno essere divisi con le imprese della provincia di Genova colpite, anch’esse dall’alluvione” dicono gli agricoltori savonesi che chiedono urgentemente un momento di confronto con la Regione Liguria, i parlamentari liguri, gli amministratori provinciali e comunali di Albenga e Ceriale per esaminare i vari procedimenti in corso relativi al finanziamento dei danni e le necessarie opere di messa in sicurezza dei tratti spondali del rio Carenda e degli affluenti a monte che sono ancora nella fase di progettazione ed approvazione. Fattore questo che espone le aziende agricole al confine tra Albenga e Ceriale ad un forte rischio di ulteriori episodi futuri.

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«Una copertura di 700 mila euro sarebbe assolutamente insufficiente anche solo per dare tardivo conforto morale agli imprenditori danneggiati – dichiara il presidente della Confederazione Italiana Agricoltori di Savona Mirco Mastroianni -. Dopo 18 mesi dai ripetuti episodi alluvionali, le aziende danneggiate non hanno ricevuto alcun aiuto, agevolazione o beneficio. Il decreto Mipaf del 12 agosto scorso è in attesa dell’approvazione di un successivo decreto ministeriale di riparto per lo stanziamento dei necessari finanziamenti.
La misura 5.2 del Piano Sviluppo Rurare della Regione Liguria, riferita ai danni alle strutture aperta con Bando semplificato il 16 dicembre 2015, non consente al momento al maggior numero di aziende agricole di usufruirne per i noti problemi delle “soglie di accesso” e per il limite minimo di contributo erogabile di 5 mila euro previsto in generale dal PSR.
Inoltre, le possibili riduzioni contributive (temporanee) che consistono nella riduzione del 20 per cento dell’onere assicurativo previdenziale di un anno sono state richieste ma non ancora attivate dall’INPS».

Agevolazioni che tardano ad arrivare e finanziamenti insuffucienti per aiutare tutte le aziende colpite, fattori che mettono in seria difficoltà gli imprenditori agricoli che hanno dovuto affrontare investimenti per poi non riuscire a vedere i frutti del proprio lavoro.

La Confederazione Italiana Agricoltori, quindi, vorrebbe trovare nuove soluzioni. «Altre regioni colpite dal maltempo, come ad esempio l’Emilia Romagna, hanno provato ad affrontare la carenza dei finanziamenti con risorse proprie per arginare i danni alle strutture aziendali – conclude il presidente savonese -. La situazione in Liguria, in particolare ad Albenga e Ceriale riguarda le coltivazioni, ma non per questo gli agricoltori non devono vedere riconosciuto i loro diritti».