Piano di dimensionamento della rete scolastica regionale e offerta formativa: poche novità in vista per il 2016/2017

Sergio Rossetti (Pd) ha illustrato durante il Consiglio regionale di oggi rossettiun’interpellanza, sottoscritta anche da altri componenti del suo gruppo,  Luigi De Vincenzi, Juri Michelucci, Giovanni Barbagallo, con la quale ha chiesto alla giunta se siano state assunte decisioni rispetto alle proposte da tempo formulate da parte di Comuni, Province, Città metropolitana di Genova o singole autonomie scolastiche riguardo a modifiche del Piano regionale dell’Offerta Formativa (indirizzi di studio, articolazioni, opzioni) ovvero del Piano di dimensionamento della rete scolastica (soppressioni o istituzioni di nuove Isa, plessi, sedi staccate o articolate di Istituzioni scolastiche autonome).

Il consigliere ha chiesto, inoltre, perché la Giunta non abbia ancora deliberato, i tempi per il dibattito in Consiglio e, rilevando che le iscrizioni a scuola sono ormai prossime, per quale ragione non siano stati predisposti gli atti di giunta «in tempi tempestivi rispetto alle esigenze delle famiglie». Rossetti, infine, ha chiesto  perché «non siano state condivise le decisioni con l’Ufficio scolastico regionale per la gestione delle innovazioni introdotte dalla legge 107/2015 in particolare per i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA)».

L’assessore alla formazione, Ilaria Cavo  ha ribadito che la scelta per il prossimo anno scolastico 2016/2017 è di non prevedere mutamenti sostanziali. Per verificare, comunque, la piena convergenza delle posizioni, il 9 ottobre era stato convocato un incontro interistituzionale  con le Amministrazioni competenti che hanno dichiarato di condividere gli indirizzi regionali. L’Ufficio scolastico regionale, secondo quanto detto dall’assessore,  ha ritenuto opportuno per il prossimo anno scolastico non modificare i piani vigenti sia perché non ci sarebbero adeguate ragioni di intervento, sia perché è il primo periodo di applicazione della legge 107 del 2015, di cui occorre quindi verificare gli effetti. Inoltre le amministrazioni provinciali hanno dichiarato di non ritenere attivabili opzioni formative totalmente nuove.

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La Regione – ha spiegato l’assessore – aveva già fissato come termine ultimo per la presentazione delle proposte provinciali il 30 ottobre 2015 mentre le amministrazioni provinciali liguri e la città metropolitana hanno deliberato successivamente alla scadenza. L’assessore ha quindi spiegato che le tempistiche con cui è stato adottato l’atto della giunta regionale di revisione dei piani è determinato proprio  dalla volontà di recepire le istanze rispettando quanto formulato dalle amministrazioni provinciali. L’assessore ha auspicato che le procedure di approvazione del Consiglio si esplichino, come per il passato, entro il mese di gennaio per agevolare il lavoro dell’Ufficio scolastico. Cavo ha, quindi, ribadito che rispetto al passato non è sostanzialmente modificata la tempistica.

Rossetti, dopo aver riconosciuto lo spirito di collaborazione dell’assessore, ha assicurato che l’atteggiamento del Pd sarà collaborativo.