Andora. Teatro nelle sale affrescate di Palazzo Tagliaferro, dove domenica 3 gennaio, fra le opere d’arte esposte, andrà in scena “Antigone”, per la regia di Pino Ronco che ne è interprete con Amelia Conte. Due le repliche, ad ingresso gratuito, alle 18.00 e alle 21.00, con prenotazione allo 348/9031514.
L’”Antigone” rappresentata a Tagliaferro, ispirata dal testo teatrale di Jean Anouilh, è collocata in una città medioevale, dove il fratello Polinice è chiamato “insorgente” e Creonte è il governatore della città “liberata” dai terroristi, ed Antigone è una donna che vuole rendere onore alle spoglie martoriate del fratello, spoglie che invece Creonte, vuol lasciare ai cani.
La trama – Polinice ed Eteocle, entrambi fratelli di Antigone si uccidono in duello alle porte di Tebe per il governo della città. Eteocle viene considerato un eroe e seppellito con tutti gli onori, Polinice un traditore. Creonte, Re della città ordina che il cadavere di Polinice
venga lasciato marcire al sole, insepolto. Antigone sfida l’ordine di Creonte e tenta di seppellire suo fratello, e per questo pagherà con la morte.
Il contrasto tra Antigone e Creonte si genera sulla disputa tra leggi umane, e leggi divine.
Antigone si batte in nome di un comandamento morale, in nome di quelle “leggi non scritte” che impongono di seppellire il fratello per onorare la pietas verso i morti.
Creonte difende un principio giuridico con l’ostinazione di chi ritiene che nessuna legge morale possa elevarsi al di sopra della legge dello Stato. Entrambi hanno ragione, Antigone in quanto sorella, Creonte in quanto sovrano. Entrambi hanno torto, Antigone perché di fatto trasgredisce la legge, Creonte perché di fatto offende la pietà.