Regione, Michelucci: “Bilancio da fumo negli occhi, niente soldi allo sport e tagli ai piccoli Comuni”

“Fumo negli occhi”. Così il consigliere regionale del Partito Democratico Juri Michelucci definisce le politiche di Bilancio della giunta ligure. Scendendo nel dettaglio, sono molti i problemi sollevati dall’esponente del Pd. “In ambito culturale sottolinea Michelucci – la strategia pare essere quella di finanziare i grandi eventi, senza tenere in considerazione la miriade di piccole e medie associazioni che svolgono un lavoro preziosissimo sui territori e che avrebbero la necessità di essere supportate e valorizzate, poiché vere e proprie officine di creatività e luoghi di lavoro di tanti giovani”.

Un’impostazione che, secondo Michelucci, è purtroppo analoga a quella che la giunta ha avuto in materia di formazione. “Manca un progetto – sottolinea il consigliere del Pd – sono stati presentati due bandi, ma le imprese sono in attesa delle valutazioni. A rischio ci sono molti posti di lavoro, oltre al fatto che non si spende una parola per la stabilizzazione dei precari della formazione. Questo Bilancio taglia anche il sociale, colpendo le categorie più deboli e fragili, senza alcun tipo di investimento nel welfare di comunità e nel terzo settore”. E poi c’è il capitolo dei piccoli Comuni, visto che, ricorda Michelucci, “vengono tagliati 860 mila euro” in questo capitolo di spesa.

“Senza il ruolo di presidio delle Province – ragiona il consigliere Pd – le piccole realtà dovrebbero essere ancor più sostenute da una politica regionale attenta ai loro bisogni. Chi si occuperà, per esempio, della manutenzione stradale? Come si può annunciare la volontà di ripopolare questi territori quando mancano risorse per servizi primari?”. Anche sul commercio, secondo Michelucci il Bilancio non incide “visto che la giunta intende aiutare i piccoli negozi dell’entroterra, ma poi non stanzia abbastanza fondi”. Infine Michelucci punta il dito sulla mancanza di fondi stanziati per lo sport: “un duro colpo inferto alle tante società, ma soprattutto alle tante famiglie e ai tanti ragazzi impegnati nelle diverse attività. Un ulteriore aspetto negativo – conclude l’esponente del Pd – di un Bilancio antistorico e sbagliato”.

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