Discussione sui documenti finanziari e di bilancio: il dibattito in Consiglio

La seduta in Regione di questa mattina è stata tutta dedicata alla Alice Salvatorediscussione generale sui provvedimenti finanziari di Giunta e Consiglio.

Alice Salvatore (Movimento 5 Stelle, nella foto) ha criticato pesantemente la proposta di bilancio del Consiglio regionale affermando: «Molti si fanno belli affermando di risparmiare sui costi della politica ma in questo bilancio dei presunti tagli alla politica non c’è nulla, si tagliano solo i servizi offerti dai lavoratori più deboli: la pulizia e la sicurezza. Il vero risparmio si doveva fare sui privilegi di casta che, invece, restano intatti. Il bilancio contiene voci per nulla chiare e scelte non condivisibili che noi denunceremo pubblicamente». Fra le spese che secondo Alice Salvatore vanno contestate, i 5000 euro per stampare il Cud, i 65 mila per far gestire da ditte esterne gli archivi, 9000 euro all’anno per spese di telefonia fissa, 5000 per la gestione del personale, 150 mila euro per servizi telefonici. «Invece le spese per lo smaltimento del toner e quelle per le divise dei commessi sono ridotte a zero. Sono questi i costi della politica che vengono tagliati? E’ ridicolo». Alice Salvatore ha detto che il bilancio ha avuto il parere positivo dei revisori dei conti «ma uno dei tre non era neppure presente alla riunione» e ha chiamato direttamente in causa il vicepresidente Sergio Rossetti (Pd) affermando: «Non opera per tutelare opportunamente i diritti delle minoranze». Salvatore ha poi chiesto i risultati del sondaggio commissionato dal presidente Toti ed ha elencato i risparmi fatti dal Movimento 5 stelle nelle spese del gruppo, negli emolumenti dei consiglieri e nei rimborsi elettorali a livello locale e nazionale: «Il Movimento5Stelle restituisce fra stipendi e contributi in 6 mesi ben 189 mila euro che 72 milioni a livello nazionale, a cui si aggiungono i 42 milioni cui d rimborsi elettorali».

Il presidente Francesco Bruzzone ha replicato che i consiglieri hanno chiesto di apportare modifiche a 44 utenze telefoniche e che questo ha dei costi e ha assicurato che nei confronti dei guardiani non c’è alcuna azione di licenziamento o riduzione.

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Fabio Tosi (Mov. 5 Stelle) ha chiesto perché il Bollettino ufficiale viene stampato ad Avellino e se è stata fatta una ricerca per farlo stampare in Liguria.

Andrea Melis Mov. 5 Stelle ha criticato il Documento di programmazione economica e finanziaria della Regione Liguria: «Si parla di problemi finanziari internazionali con passaggi anche interessanti per la nostra cultura generale, ma con i nostri problemi cosa c’entrano? Questo documento è aria fritta, 101 pagine di vuoto assoluto: di concreto c’è solo l’aumento della tassazione Irpef. Quello che viene posto in votazione è un documento imbarazzante».

Francesco Battistini (Mov5Stelle) ha aggiunto che il documento di programmazione finanziaria regionale 2016-2018 «ufficializza la voglia di azzerare il confronto con la minoranza e, invece di indicare le vie risparmiare, introduce la figure dei sottosegretari alla presidenza: un chiaro segnale di aumento della costi della politica. Per ridurre le spese della politica dobbiamo partire da noi: ridurre lo stipendio dei politici». Secondo Battistini anche la pubblicità dei lavori di commissione rappresenta una falsa forma di democrazia perché occorre far partecipare i cittadini alle scelte. Critico anche sulla questione grandi opere: «Si fanno voli pindarici quanto la Pontremolese è ancora a binario unico».

Giovanni Barbagallo (Pd) ha detto che con questo primo bilancio di legislatura non si affronta  il problema principale dell’attività agricola ligure: la perdita, negli ultimi sessant’anni, di gran parte dei terreni che un tempo erano dedicali all’agricoltura e che oggi nella maggior parte dei casi sono abbandonati. Barbagallo ha detto che non si può parlare di marchio di qualità dei prodotti liguri, se prima non si affronta la questione. Infatti – ha ribadito – la Liguria ha una produzione ridotta e ha sottolineato che difendere l’agricoltura significa difendere i territori. Barbagallo ha annunciato la presentazione di un emendamento in materia di agricoltura: «Abbiamo bisogno di una politica territoriale molto precisa per il nostro entroterra. Bisogna aumentare la superficie agricola  – ha concluso – per tutelare il territorio e  le leggi approvate  questi ultimi anni, nella passata legislatura,  vanno in questo senso».

Marco De Ferrari (Mov5Stelle) ha accusato la maggioranza di operare una politica «terroristica e miope rispetto al problema della diffusione degli ungulati, in primis dei cinghiali». Secondo De Ferrari il giusto rapporto fra attività umana e fauna selvatica non si affronta con la demagogia e le stragi indiscriminate: «Il partito delle doppiette non risolve il problema, ma lo aggrava». Secondo De Ferrari l’aumento della popolazione dei cinghiali è frutto della malapolitica e del ripopolamento operato negli anni 50, del cambiamento climatico, dell’abbandono dei rifiuti e dell’abbattimento di predatori come il lupo. DE Ferrari ha chiesto, infine, che si risarciscano i coltivatori e i cittadini danneggiati dai cinghiali e ha preannunciato una risoluzione sul problema. Il consigliere, infine, ha illustrato emendamenti contro la caccia al lupo: «Non è un pericolo per l’uomo né per gli allevamenti ma una specie a rischio estinzione che, tutelato avrebbe un importante ruolo nel ripristino dell’equilibrio ecologico e rappresenta un alleato degli agricoltori a prevenzione dei danni da ungulati

Giovanni Lunardon (Pd) ha ricordato che questi documenti di programmazione economica e finanziaria avrebbero dovuto affrontare i nodi strategici nella loro complessità e prevedere risposte strutturali. «Si tratta – ha detto – di un bilancio privo di visione e di prospettiva, che non ci dice quale Liguria intende costruire nei prossimi anni. Mancano gli elementi fondamentali». Lunardon ha ribadito che la premessa di tutto avrebbe dovuto essere una manovra sui tagli della politica, partendo dalla riduzione degli emolumenti dei consiglieri. E su questo punto il consigliere ha preannunciato un emendamento: in particolare ha suggerito che i risparmi, circa 600 mila euro, vengano utilizzati in parte per evitare o per limitare il tagli ai costi della pulizia e del guardianaggio e in parte siano destinati alla cultura. Seocno Lunardon, inoltre, è necessario dismettere la sede della giunta in Piazza de Ferrari, risparmiando così circa un milione e mezzo per l’affitto. Ha quindi lamentato il fatto che la giunta non abbia rinnovato l’esenzione alla parte regionale dell’addizionale Irpef per i redditi sotto i 28 mila euro,  – che era stata ottenuta con una sorta di deroga – lasciando esenti soltanto quelli sotto i 15 mila euro. Il consigliere ha giudicato, invece, positivamente l’esenzione Irap, per 5 anni, riservata a nuove attività.

In tema di pressione fiscale, ha ribadito che la legge relativa al riciclaggio dei rifiuti, che chiede ai Comuni di raggiungere determinati obiettivi, alla fine ricadrà sulle tasche dei contribuenti. Il consigliere è stato particolarmente critico in materia di trasporti e sanità., rimarcando che a suo avviso la giunta non ha previsto nulla di incisivo in nessuno dei due settori e non sarebbero chiari obiettivi e le strategie. Nella sanità, rivolgendosi alla giunta, Lunardon ha detto: «Siamo in attesa di capire quello che volete fare. In bilancio nulla o quasi si dice a tal proposito». Ha ribadito che non c’è traccia di alcuna riforma organica della sanità. Nessuna incisività, secondo Lunardon, neppure per quanto riguarda la salvaguardia del territorio e ha criticato il taglio di duecentomila euro dei trasferimenti ai Parchi. Il consigliere ha preannunciato diversi emendamenti per il finanziamento della legge in difesa delle piccole botteghe di paese, ed un altro per sostenere gli ambulanti.

Giovanni De Paoli (Lega Nord Liguria-Salvini) ha ribattuto alle osservazioni del Movimento 5 stelle in materia di caccia, argomento del Collegato alla finanziaria, sostenendo che i cacciatori non sono un lobby, ma i veri ambientalisti, coloro che danno un serio contributo alla cura del territorio e al contenimento dei danni provocato dagli ungulati e da altri animali selvatici selvatici. Ha invece messo in guardia contro «l’ambientalismo sfrenato» che, a suo avviso, ha provocato danni, rendendo talvolta difficile anche lo svolgimento dell’attività agricola e questo – ha ribadito – può significare l’abbandono e la morte del territorio. «Anche la fauna domestica deve essere difesa, non solo quella selvatica» ha detto, sottolineando l’importanza di rivitalizzare le aree agricole dell’entroterra e mettendo in guardia contro il rischio che i Parchi si trasformino in “poltronifici”. Necessario, a suo avviso, che negli Enti parco siano rappresentati adeguatamente coloro che vivono ed operano sul territorio

Claudio Muzio (FI), ribattendo alle critiche dei consiglieri del Movimento5Stelle al bilancio del Consiglio regionale, ha detto che è necessario fare un po’ di chiarezza sui numeri. In  particolare ha sottolineato che il bilancio del Consiglio regionale pesa per lo 0,4 per cento su quello complessivo, effettivo, della Regione Liguria. Ha ricordato l’importante ruolo dell’Assemblea legislativa, che con il suo operato incide sulla vita dei liguri. Ha ribadito che la spesa comprimibile del Consiglio è molto ridotta ed ha rimarcato gli sforzi che si fanno per centrare l’obiettivo chiesto dalla giunta, di una riduzione di  380 mila euro.  Per quanto riguarda il taglio dei costi della politica, Muzio si è detto disponibile a fare un ragionamento serio, ma ha chiesto« di mettere da parte la demagogia». Per quanto riguarda la critiche mosse circa le nomine di sottosegretari, Muzio ha ribadito che le deleghe affidate a ciascun assessore sono moltissime, ricordando, ad esempio quelle assegnate all’assessore Giampedrone, che aggiungono numerose altre competenze a quelle in materia di protezione civile. Ha quindi rimarcato che 7 assessori per la Regione Liguria sono insufficienti. Per quanto riguarda i tagli ai trasferimenti ai Parchi, lamentato dall’opposizione, il consigliere ha ricordato che il governo nazionale ha tagliato alla Regione Liguria 64 milioni di euro e questo si riversa inevitabilmente su differenti voci di bilancio.  Muzio ha concluso rilevando che, se si continuano ad applicare tagli al bilancio del Consiglio,  oltre una certa soglia l’Assemblea stessa rischia di non sopravvivere.

Raffaella Paita (Pd) ha criticato che la giunta perché non sarebbe stata in grado di modificare il calendario ferroviario per i pendolari della Liguria: «Con questo orario ferroviario c’è mezza regione in ginocchio». La capogruppo Pd ha parlato di straordinarie occasioni perse fra cui quella sanitaria e ha fatto riferimento alla vicenda dell’addizionale Irpef: «Negli anni passati eravamo riusciti ad esentare 350- 450mila liguri. Ora questa esenzione è saltata». Secondo Paita alla Liguria arriveranno nuove risorse dal governo ma la Regione Liguria «non ha uno straccio di idea su come utilizzarle. Intanto si fa un regalo alla Regione Lombardia stabilizzando le fughe in cambio di uno sconto sulle tariffe». Secondo Paita molti disegni di legge sarebbero, inoltre,senza copertura finanziaria. Fra le scelte più gravi il Piano casa, approvato la settimana scorsa e«di cui tutta l’Italia sta discutendo per la sua gravità», e il pesante taglio alle associazioni dei Comuni e ai parchi. «Pesanti le dichiarazioni dell’assessore Ilaria Cavo – ha aggiunto – rivolte a esponenti della cultura teatrale». Sul piano delle spese dei gruppi Paita ha chiarito che anche il Pd si sta accingendo a restituire circa 45 mila euro di finanziamenti.

Angelo Vaccarezza (FI) ha replicato alle critiche di Salvatore sul Bilancio di previsione del Consiglio regionale: «Condivido quello che ha detto il collega Muzio dalla prima all’ultima parola. Dato che buona parte della discussione di oggi è stata fatta su 400 mila euro che il Consiglio deve reperire io li avrei trovati, almeno in buona parte. Ogni Capogruppo e io sono Capogruppo ha un bilancio; queste spese possiamo farle o meno. Dimostriamo se noi abbiamo a cuore il denaro pubblico da come lo spendiamo. Una parte è per il personale, giustamente abbiamo assunto persone che collaborano con noi; una parte sono denari che ci mettono a disposizione e che noi possiamo scegliere di usare o di non usare. Io non li ho usati. Il mio Gruppo ha ricevuto fino ad oggi 11 mila 130 euro di contributi per spese generali e alla fine dell’anno saranno circa 22.600 euro.Di quei 22.600 euro, noi spenderemo 600 euro e 22 mila euro li restituiremo al bilancio della Regione. Se tutti i Gruppi avranno fatto come il nostro – ha aggiunto – noi alla fine dell’anno, considerando 20 mila euro su pochi Consiglieri avremmo già trovato la metà dei soldi che servono per coprire le spese di pulizia e le spese di guardianaggio». Vaccarezza ha concluso: «Io ho fatto una scelta, quindi questo telefono è mio, l’iPad è il mio e, se devo fare una raccomandata, esco e la pago io. Sono certo che quando tra un mese presenteremo tutti i bilanci dei Gruppi anche voi – ha detto rivolgendosi ai colleghi di minoranza – avrete fatto così e quindi avremo trovato già quasi 200 mila euro da mettere a disposizione. Sono certo che in questi primi sei mesi di presenza del movimento più moralizzatore dai tempi di Di Pietro in questa sala, sicuramente avrete dimostrato con i fatti che siete la novità e non siete dei vecchi arnesi come noi, che diciamo che i soldi pubblici non li spendiamo e poi non li spendiamo davvero».

Luigi Garibaldi (PD) ha detto che il bilancio, il primo atto politico della Giunta Toti è «sciapo, non fa delle scelte e non lascia capire con chiarezza dove siano le discontinuità rispetto la passato». Garibaldi ha detto che il Pd cercherà di migliorare il documento battendosi per il sostegno alle fasce a basso reddito mentre la scelta della maggioranza è quella di aumentare la pressione fiscale su soggetti che il centrosinistra aveva sempre escluso dalla pressione fiscale. «Un aumento che avrà pesanti conseguenze sui consumi e sul tenore di vita delle fasce più deboli». Critico anche sul fatto che l’amministrazione non razionalizzi le sedi esistenti e in particolare non si risparmino i 2 milioni di euro per la sede di Piazza De Ferrari.

Valter Ferrando (Pd) ha giudicato positiva la parte sull’attività venatoria nel collegato alla finanziaria che rimedierebbe ad alcune scelte fatte sulla caccia allo storno e ha auspicato un tavolo di concertazione regionale sull’argomento.

Sergio Rossetti (PD) Ha criticato che nel bilancio non si affronti il tema dello sport dove si verifica la distanza enorme fra le promesse fatte dalla maggioranza in campagna elettorale e i fondi davvero stanziati. Secondo Rossetti occorre ripristinare il fondo di rotazione per 2 milioni di euro che doveva aiutare molti Comuni a restituire circa un milione di euro di investimenti. Nella sua veste di vicepresidente del Consiglio Sergio Rossetti è intervenuto sulle polemiche sollevate da una parte della minoranza sul bilancio del Consiglio regionale: Rossetti ha spiegato che, per rispondere alle legittime domande e osservazioni dei consiglieri, l’Ufficio di presidenza proporrà modifiche al Regolamento in modo che il bilancio del Consiglio venga discusso in prima commissione e non dall’aula. «Questo anche perché molte delle domande poste sono di competenza dei dirigenti e a loro possono venire rivolte. Loro sono sempre a disposizione». Rossetti ha spiegato che le forniture come la stampa del bollettino ufficiale sono per legge frutto di gare europee, vengono gestite dai dirigenti e l’Ufficio di presidenza non ha alcun ruolo in proposito. Per quanto riguarda Liguria Digitale, ha spiegato che si tratta di un consorzio a cui aderiscono tutti gli enti del gruppo regionale allargato ma non il Consiglio regionale altrimenti verrebbe meno la sua funzione di controllo». Rossetti ha ricordato che il bilancio del Consiglio è sceso ulteriormente fino a 23 milioni di euro.

Il tema dello sport è stato anche affrontato da Giovanni Pastorino (Rete a sinistra): «Nel documento di Toti nulla si dice su questo tema eppure eppure la Liguria ha dimostrato di avere i suoi talenti sportivi che andrebbero valorizzati e aiutati ad emergere. Sul bilancio la discussione è stata aspra ma speriamo che serva a salvaguardare gli interessi dei più deboli». Pastorino ha annunciato diversi emendamenti stilati con spirito costruttivo che tendono a cambiare in meglio il bilancio: «Mi auguro che alcune modifiche di qualità vengano prese in considerazione perché possono migliorare i provvedimenti proposti». Pastorino ha criticato il bilancio del Consiglio in particolare per i finanziamenti a Liguria Digitale e per il taglio delle spese di guardianaggio: «Particolarmente discutibili in un momento di emergenza per quanto riguarda la sicurezza»

Il Presidente della Giunta Giovanni Toti ha ringraziato Rossetti per il contributo dibattito costruttivo al dibattito. Un dibattito che, secondo Toti, «non tiene conto del contesto nel quale si muove la Regione Liguria: una la legge di stabilità molto centralista che taglia di 4,2 miliardi il bilancio delle Regioni: 65 milioni in meno alla Regione Liguria. La nostra volontà di valorizzare i territori si scontra con la tendenza che la maggioranza sta portando avanti a livello nazionale. Basta guardare la riforma delle province che scarica sulla Regione i costi di personale e che richiede di fare i salti mortali pur di salvare i posti di lavoro. Il bilancio cerca di fare fronte, di parare i danni che vengono da fuori e cerca di costruire un futuro. Nella legge Growh act li affrontiamo tutti: nonostante i tagli del governo, il trasporto pubblico locale viene garantito e vengono erogati 600 mila euro in più. Un percorso virtuoso e quello che avviamo per la sanità, ma già oggi diamo ad Arsel maggiori poteri di controllo. Stiamo dando concretezza agli accordi interregionali per risparmiare ma garantendo l’efficienza dei servizi. Dal punto di vista fiscale – ha aggiunto – l’aumento dell’Irpef era già programmato nella passata legislatura. Sulla protezione civile si farà di più anche grazie ai 250 milioni di euro di Italia sicura che cambierà la faccia della sicurezza nel nostro territorio. Uno dei tagli di cui sono orgoglioso – ha aggiunto Toti – è quello dei 400 mila euro ai parchi che sono stati indirizzati al finanziamento per la sala della protezione civile e dei vigili del fuoco». Secondo Toti la rimodulazione delle spese dell’Ente è una delle priorità. Per quello che riguarda la sede di De Ferrari ha detto: «Qualcuno ci ha pensato 10 anni per non decidere nulla, dateci almeno 6 mesi per rifletterci sopra». Secondo Toti il bilancio traccia il futuro della Liguria in maniera esaustiva». In merito alle polemiche sulle affermazioni di Ilaria Cavo ha detto di essere pronto a valorizzare la cultura e lavori di qualità come l’Opera giocosa ma non «l’arroganza di alcuni dei suoi esponenti: prevarrà la realtà anche sulle idee preconcette».