Manifestazione pro Ospedale di Albenga: dalla Regione manca chiarezza sul futuro del S. Maria di Misericordia

(fp) Albenga. Poca chiarezza da parte della Regione sulle reali Albenga manifestamotivazioni e scelte che hanno aperto il “contenzioso” pubblico/privato con Gsl e ancora più oscuro il futuro che sarà riservato all’Ospedale S. Maria di Misericordia. È, nella sua sostanza, quanto nuovamente emerso oggi ad Albenga nella manifestazione che ha visto schierati – oltre al presidente della provincia di Savona Monica Giuliano – sindaci, associazioni e cittadini del comprensorio, i quali si sono ancora una volta riuniti su una linea comune, per quanto piuttosto vaga e generica, di comune difesa del nosocomio ingauno.

Dopo i ripetuti tagli governativi alla sanità che si sono pesantemente moltiplicati nell’ultimo decennio, i nodi mai risolti in maniera soddisfacente in funzione delle reali esigenze della cittadinanza dei servizi ospedalieri della provincia – sia nell’articolazione tra l’ospedale di Albenga con il Santa Corona di Pietra Ligure, sia nel rapporto di questo “polo” con quello savonese del San Paolo – sono ormai noti da molto tempo.

Al di là delle scaramucce “politiche” di questi ultimi giorni e delle rituali rassicurazioni da parte dell’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale, la quale ha dichiarato che l’ospedale ingauno non è a rischio di chiusura e che la dissoluzione del rapporto con Gsl non va in quella direzione, i problemi in concreto erano e rimangono tutti aperti.

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La preoccupazione rilanciata oggi durante la manifestazione dai sindaci del comprensorio – che hanno peraltro criticato la Regione anche per essere stati tagliati del tutto fuori da un confronto diretto nelle sedi istituzionali – è invece proprio quella che ci si stia avviando verso una sottrazione di servizi che porterà inevitabilmente via via a un ulteriore “declassamento” e marginalizzazione dell’Ospedale, con ovvie ripercussioni negative sia per i cittadini sia per l’occupazione del settore sanitario.