“Albenga è” sul futuro dell’Ospedale S. di Misericordia

Il movimento civico “Albenga è” interviene sulla questione del futuro Punti interrogatividell’ospedale ingauno. «Siamo solidali con i dipendenti della struttura privata ospite nel S.M. della Misericordia. Speriamo che nelle intenzioni della Regione ci sia il potenziamento dell’Ospedale S. M. di Misericordia e non la sostituzione di un gruppo privato con un altro, magari di provenienza da altre regioni, poiché in tal caso, tra le due soluzioni sarebbe preferibile avere rapporti con un gruppo privato già noto, locale e con dipendenti locali. Le caratteristiche dell’Ospedale di Albenga e del territorio del ponente savonese sono troppo allettanti per non stimolare l’interesse di gruppi privati. Le liste di attesa per interventi chirurgici, ortopedici e oculistici sono intorno ai 2 anni. Eppure, nell’Ospedale di Albenga ci sono 6 Sale operatorie nuove ed efficienti. Durante le ultime elezioni regionali e subito dopo l’insediamento della nuova giunta regionale era stata ventilata l’ipotesi di potenziamento dell’Ospedale S. di Misericordia. Questa è l’occasione per dimostrarla».

«Se l’Ospedale S.M. della Misericordia non si trovasse tra il Centa e il campo Riva ma se fosse dentro le mura del S. Corona a Pietra, come sarebbe utilizzato? L’Ospedale di Albenga e quello di Pietra Ligure lavorano in sinergia e utilizzano entrambi le stesse risorse, cercando di collaborare come un vero e proprio unico Ospedale. Sarebbe il caso di ottimizzare le strutture a disposizione per migliorare l’offerta (si dice così no?). Trasferendo l’Ortopedia protesica da Pietra ad Albenga ci sarebbero sale operatorie disponibili che permetterebbero l’abbattimento delle liste di attesa per interventi di protesi in elezione. Trasferendo una chirurgia di elezione ad Albenga si ridurrebbe del 50% la lista di attesa della chirurgia. Incrementando l’organico di OFT di 1 o massimo 2 unità si dimezzerebbero le liste di attesa dell’oculistica. La riduzione di attività operatoria in elezione a Pietra darebbe più spazio per affrontare le urgenze con maggiori sale e maggiore personale, conservando la vocazione del DEA. L’incremento dei servizi nell’Ospedale di Albenga: Radiologia, Cardiologia, Rianimazione, per attrezzature e personale, potrebbe funzionare con il principio dei vasi comunicanti e con quello della restituzione di ciò che è stato cannibalizzato».

«Ecco la proposta di “Albenga è”: metti il S.M. della Misericordia (ospedale nuovo) dentro il S. Corona (ospedale meno nuovo) integralo, per ogni intervento in elezione, e ritrasferiscilo ad Albenga. Risultato: Logistica invidiabile per attività in elezione, — Abbattimento delle liste di attesa, ortopediche, chirurgiche, oculistiche, — Miglior funzionalità del DEA di Pietra per le urgenze. Costi vicino allo zero. Funzionalità enorme», conclude la nota.

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