Liguria, Legge sul commercio ambulante: via il Durc, arrivano due strumenti più snelli

Questa mattina la III Commissione Attività produttive, presieduta da Stefania Pucciarelli (Lega Nord Liguria- Salvini), ha licenziato con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza il Disegno di legge 29 “Modifiche alla legge regionale 2 gennaio 2007, n. 1 (Testo Unico in materia di commercio)”. Sono stati approvati alcuni emendamenti presentati dalla giunta.
«La giunta ha apportato alcune modifiche al testo base – spiega il presidente Pucciarelli – tenendo in considerazione alcune osservazioni riportate dalla relazione del Cal che, comunque, ha espresso parere positivo sul disegno di legge. Questa norma avrà benefici effetti per una categoria commerciale fortemente colpita dalla crisi economica».


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Fra le principali novità del provvedimento c’è l’abolizione del DURC, il Documento unico di regolarità contributiva che doveva essere presentato annualmente dai venditori ambulanti per attestare il regolare pagamento delle imposte e dei contributi Inps e Inail.
Al posto del Durc vengono introdotti due strumenti più snelli, ma altrettanto efficaci per comprovare la regolarità contributiva dell’operatore: la Carta di esercizio, che verrà compilata dall’operatore (anche con l’assistenza delle Associazioni di categoria o dei CAT) e contiene i dati dell’impresa e dei titoli abilitativi, e l’Attestazione annuale, che sarà rilasciata dai Comuni o dalle Camere di commercio sulla base di una apposita convenzione e prova l’assolvimento degli obblighi previdenziali ed assistenziali previsti per la categoria. I Comuni o, con le stesse modalità, le Organizzazioni o i CAT certificheranno annualmente l’assolvimento degli obblighi previsti nell’Attestazione annuale.

La Regione promuove, inoltre, l’acquisizione in via telematica della Carta di esercizio e dell’Attestazione annuale da parte dei sistemi informatici delle amministrazioni pubbliche locali, attraverso forme di raccordo con le amministrazioni periferiche dello Stato, con il sistema delle autonomie locali, con le associazioni degli operatori e, più in generale, con tutti i soggetti pubblici e privati operanti sul territorio regionale.
Sanzioni

Il disegno di legge modifica la disciplina sanzionatoria che attualmente prevede, nel caso di mancata presentazione del DURC, la decadenza dei titoli abilitativi. Sono previste, invece, diverse sanzioni graduate a seconda della gravità della violazione; le sanzioni saranno applicate dopo sei mesi dall’approvazione del provvedimento della giunta regionale relativo all’erogazione di benefici economici a favore degli operatori su area pubblica, benefici che sono finalizzati alla regolarizzazione della posizione contributiva degli operatori.

A chiunque eserciti l’attività di commercio su aree pubbliche senza aver acquisito la Carta di esercizio e la relativa Attestazione annuale verrà applicata la sanzione amministrativa di euro 2 mila, verrà attuato il sequestro cautelare delle attrezzature e delle merci e la successiva confisca delle stesse e degli automezzi utilizzati. Qualora non vengano esibite la Carta di esercizio e la relativa Attestazione annuale, pur avendo adempiuto agli obblighi previsti dall’Attestazione annuale, la sanzione va da 100 a euro 500. La medesima sanzione si applica anche nel caso di mancato aggiornamento della Carta di esercizio entro novanta giorni dalla modifica dei dati contenuti. A chi eserciti l’attività di commercio su aree pubbliche avendo acquisito solo la Carta di esercizio, ma senza avere la relativa Attestazione annuale, la multa va da 600 a euro 3 mila. In tale caso il Comune procede ad un invito a regolarizzare la posizione contributiva entro trenta giorni trascorsi i quali, nel caso l’interessato non abbia regolarizzato la propria posizione, l’autorizzazione è sospesa per due mesi.

Il documento passerà ora all’esame del Consiglio regionale in una delle prossime sedute dell’Assemblea.

(M.C.C.)