Liguria, dopo Agrinsieme nove Parlamentari si rivolgono al ministro Martina: nessun sostegno ad un anno dall’alluvione

Al Ministro Martina prima hanno scritto i presidenti di Cia Liguria, Punti interrogativiConfagricoltura, Confcooperative e Legacoop Agroalimentare, riuniti nel coordinamento di Agrinsieme Liguria. Ora sono i parlamentari liguri a fare un’interrogazione.
Per capire come mai ad un anno esatto dagli eventi calamitosi che hanno pesantemente colpito il comprensorio Albenganese ed una parte significativa della Provincia di Genova, nessun intervento a sostegno della ripresa produttiva delle imprese agricole è stato erogato.

Prima firmataria Anna Giacobbe. Ma la firma l’hanno messa in tanti altri, in rappresentanza di diversi partiti: Franco Vazio, Mario Tullo, Massimo Fiorio, Luca Pastorino, Roberta Oliaro, Raffaella Mariani, Mara Carocci, Lorenzo Basso.
Tutti a chiedere al Ministro Martina «quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere affinché alle aziende agricole liguri colpite dagli eventi alluvionali del 2014 sia assicurato un contributo adeguato a sostenere la ripresa produttiva e a garantire la sopravvivenza stessa di molte attività, prevedendo nel complesso la destinazione di una dotazione sufficiente di risorse ed un criterio di riparto non penalizzante per la Liguria».

L’interrogazione è stata depositata.
«Solleciteremo una risposta rapida, le aziende liguri non possono più aspettare – sottolinea l’On. Anna Giacobbe -. Stiamo valutando insieme ai colleghi della Commissione Agricoltura di fare un emendamento alla Legge di Stabilità.
Con questa interrogazione abbiamo dato seguito alla lettera di Agrinsieme Liguria che metteva in risalto le difficoltà delle imprese e risolverle con un riparto diverso delle risorse disponibili. Ma anche affermare il concetto che la Liguria non può essere considerata marginale nell’ambito delle politiche agricole».

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Sulla base di un impegno del Ministro assunto subito dopo quegli eventi, è stato possibile veder riconosciuti ed ammessi a contributo anche i danni subiti dalle colture, in virtù di una impossibilità pratica ad accedere a forme di coperture assicurative per le colture praticate in tali areali.

«Questo riconoscimento avvenuto con il noto decreto legge di quest’anno è stato un risultato estremamente positivo – commenta l’On. Franco Vazio – andando a colmare una lacuna legislativa evidente che penalizzava molte aziende. Ora però dobbiamo fare in modo che le risorse vengano reperite con estrema urgenza. Non è una battaglia solo dei parlamentari liguri, o per qualcuno, ma è una richiesta che risponde ad una emergenza, ad una situazione drammatica che deve essere risolta; diversamente le conseguenze saranno gravissime non solo per i danneggiati, ma anche per l’intera filiera agricola».

I danni sono stati ingenti, oltre 5 milioni di euro solo sulle coltivazioni.

«Molte imprese si sono indebitate per fare sopravvivere la propria attività e per fare fronte ad una perdita di prodotto e quindi di reddito davvero ingente, che ha compromesso l’intera annata – conferma Aldo Alberto, coordinatore regionale di Agrinsieme Liguria -. Ad oggi nessun intervento a sostegno della ripresa produttiva delle imprese agricole è stato erogato.
Riterremmo assai grave che, a fronte di danni pesanti, scrupolosamente accertati, sia alle colture che alle scorte, ad oltre un anno di distanza la concretizzazione dell’ intervento si traducesse in interventi poco più che simbolici, lasciando il settore privo di ogni tutela a fronte di situazioni cosi drammatiche.
Invitiamo il Ministro Martina ( e chiediamo all’assessore regionale all’agricoltura di farsi interprete di questo invito) a visitare l’agricoltura ligure. In quanto praticata in una “piccola Regione” non vorremmo fosse scambiata per una piccola agricoltura».