Loano: sanzioni per la pesca subacquea senza i previsti segnali di sicurezza

Nella giornata di oggi, la Guardia Costiera loanese ha individuato due Guardia Costiera CP 545subacquei che pescavano con il fucile nei fondali del mare collocato nella frazione est del litorale del Comune di Loano senza adottare le previste precauzioni in tema di segnalamento del sub in immersione: vincolarsi al previsto galleggiante recante una bandiera rossa con striscia diagonale bianca, visibile ad una distanza non inferiore a 300 metri.


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Per la violazione delle norme che regolano la pesca subacquea si rischiano sanzioni fino a 1.000 € ed il sequestro di tutta l’attrezzatura e del pescato.

Il segnale indicante il sub in immersione è fondamentale per scongiurare potenziali investimenti da parte di natanti da diporto o da pesca.

Il Comando della Guardia Costiera di Loano Albenga ricorda che non rispettare le norme di sicurezza in mare è un comportamento pericoloso per la propria incolumità e per l’incolumità altrui. In particolare, in tema di pesca sportiva subacquea, le principali prescrizioni da rispettare sono: – svolgerla solo in orario diurno ed in apnea, senza l’uso di apparecchi ausiliari di respirazione.

Il sub deve: – segnalarsi con un galleggiante recante una bandiera rossa con striscia diagonale bianca, visibile ad una distanza non inferiore a 300 metri [se il subacqueo è accompagnato da mezzo nautico di appoggio, la bandiera deve essere issata sul mezzo nautico]; – operare entro un raggio di 50 metri dalla verticale del mezzo nautico di appoggio o del galleggiante portante la bandiera di segnalazione; – non tenere il fucile subacqueo in posizione di armamento se non in immersione. Le unità che avvistano il segnale del “sub in immersione”, devono navigare a distanza superiore a 100 metri da esso.