Legge di Stabilità: in Liguria impatto da 81 milioni

81,3 milioni di euro. A tanto ammonta l’impatto a favore delle micro euro generica 2 00e piccole imprese liguri delle nove principali misure su fisco e lavoro contenute nella Legge di Stabilità 2016. Secondo l’elaborazione dell’Ufficio studi di Confartigianato su dati Istat, Unioncamere, ministero dell’Economia e delle Finanze e ministero del Lavoro, il beneficio complessivo sulle piccole e piccolissime realtà produttive italiane fino a 20 addetti è valutato in 3,45 miliardi di euro. Si tratta di un impatto derivante, da una parte, dall’azione di sei misure fiscali per una riduzione del prelievo di 2,54 miliardi, e, dall’altra, di tre interventi sul fattore lavoro per 908 milioni di euro.

Nello specifico, le sei misure fiscali comprendono la riduzione dell’aliquota Ires per 961 milioni di euro (il 27,8% dell’impatto totale sulle microimprese), i bonus per le ristrutturazioni edili (mobili compresi) e la riqualificazione energetica degli edifici per 553 milioni (16%), il regime forfetario per 414 milioni (12%), i superammortamenti per 310 milioni (9%), la franchigia Irap per 180 milioni (5,2%) e infine il recupero immediato dell’Iva sui crediti insoluti per 126 milioni di euro(3,6%). I tre interventi sul costo del lavoro comprendono la proroga dell’esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato, equivalente a 541 milioni di euro (il 15,7% dei benefici totali), seguito dalla detassazione dei premi di produttività per 217 milioni (6,3%). Infine, l’intervento sulla Cassa integrazione guadagni in deroga per 150 milioni (4,3%).

Tenendo conto di particolari criteri, tra cui il numero di addetti nelle micro e piccole imprese, il fatturato, le assunzioni, le ore di Cig e la base imponibile Ires, la regione in cui i benefici saranno più consistenti risulta la Lombardia, con 761 milioni di euro, seguita dal Lazio (412,9 milioni) e dal Veneto (303 milioni). Vicini Piemonte ed Emilia-Romagna, rispettivamente con 289 e 288 milioni di euro. Guardando invece alle province della Liguria, l’impatto sulle micro e piccole imprese genovesi sarà di 43,2 milioni, mentre quello sulle savonesi è valutato in 15,8 milioni. A Imperia e La Spezia i benefici in termini fiscali e lavorativi saranno, in entrambi i casi, di 11,1 milioni di euro.

Advertisements

«Interventi di sgravio fiscale e agevolazioni in termini di lavoro e occupazione, dal recupero dell’Iva alle misure a sostegno dell’edilizia, sono sicuramente interventi apprezzati dal tessuto delle micro e piccole realtà produttive – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – ma ci aspettavamo un’azione più decisa e profonda di riduzione della spesa pubblica improduttiva rispetto alla quale il Governo si è dimostrato ancora troppo timido. Auspichiamo inoltre che il parlamento tenga conto anche delle nostre proposte di emendamenti che agevolerebbero ancor più il tessuto della microimpresa, colmando vuoti soprattutto in materia di tassazione con interventi mirati in particolare su Irap, Imu e Tasi».

Nello specifico, tra i principali emendamenti di Confartigianato inviati nei giorni scorsi a tutti i senatori liguri (la scadenza in Commissione bilancio fissata alle 12 di oggi), la deducibilità progressiva dell’Imu versata sugli immobili strumentali delle imprese, l’incremento della franchigia Irap a 15 mila euro, l’esclusione dalla Tasi degli immobili invenduti delle imprese edili e quella da Imu e Tasi delle aree edificabili delle imprese stesse. Ma anche l’esclusione dalla base imponibile Irap del costo del lavoro stagionale. Tra le proposte figurano anche interventi a favore della digitalizzazione, come l’estensione dell’incremento del costo deducibile al 140% agli investimenti in software o per siti web aziendali.