Andora: a Palazzo Tagliaferro performance dell’artista svizzera Chantal Michel

Ritorno ad Andora dell’artista svizzera Chantal Michel che domani, OPERA DI CHANTAL MICHEL ESPOSTA A PALAZZO TAGLIAFERRO_ANDORAsabato 10 ottobre, in un evento in anteprima nazionale, presenterà a Palazzo Tagliaferro il film documentario “Chantal Michel The Body. Stage and Irritating/ Il Corpo. Messo in scena ed esasperato” e realizzerà una performance live per i critici e il pubblico.


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Sempre a Palazzo Tagliaferro, sabato 10 ottobre sarà aperta al pubblico la mostra “Andora Jazz Festival 2015” che racconta la rassegna musicale attraverso 50 foto in bianco e nero realizzate da Eleonora e Giovanni Pastorino. Una mostra al pianoterreno del Palazzo prosegue fino al 18 ottobre, con i seguenti orari: al mattino, dalle 10.00 alle 12.00 ed al pomeriggio dalle ore 15.30 alle 17.30. Entrambi gli eventi sono ad ingresso libero.

Chantal Michel ha deciso di proiettare, per la prima volta in Italia, dalle ore 20.00 alle 22.00, nella sala Mostre di Palazzo Tagliaferro il film coinvolgente documentario che permetterà al pubblico di ottenere una chiave di lettura del mondo di Chantal. Replica anche domenica 11 ottobre, dalle 15.00 alle 19.00.
L’artista sarà presente nelle sale del Palazzo dove sono esposte la sue opere, in dialogo con quelle di Mauro Ghiglione, nell’ambito del ciclo di “L’immagine è servita.” Immaginario Imbandito – Delizie e Veleni di un menù di massa”, dedicata ai temi dell’EXPO ed in un momento imprecisato della serata Chantal Michel realizzerà una performance live.

“L’evento di caratura nazionale, pone Palazzo Tagliaferro al centro dell’attenzione di importanti esperti d’arte italiani ed è un’occasione per far conoscere gli spazi espositivi e la qualità del progetto di promozione artistica realizzato ad Andora – ha spiegato Maria Teresa Nasi, Assessore alla Cultura del Comune di Andora – a fine ottobre, protagonista d’eccellenza sarà invece il Museo Minerologico che è stato inserito come location ospite del Festival della scienza di Genova”.

La proiezione, che dura circa un’ora, «si connota come un viaggio all’interno dell’opera dell’artista, durante l’ideazione, la scelta dello spazio e dei costumi. In questo naturale dialogo con se stessa, Chantal Michel si racconta nelle sue trepidazioni e nei suoi entusiasmi adolescenziali, nel suo carattere introverso e desideroso di solitudine, al punto da rifiutare quei mezzi di comunicazione come il cellulare e l’indirizzo e-mail, di cui ormai ognuno è dotato.
Il film-documentario riprende l’artista fuori dallo spettacolo, nel backstage, in quei momenti in cui il suo immaginario lavora alla costruzione di un sogno irreale, ad occhi aperti, in cui si libra nel vento sulla torre di un noto hotel di Berna, oppure nel prato e ai margini del bosco in cerca di una gattina smarrita anni prima, o si mimetizza fra gli arredi e le parti di una stanza d’albergo.Prendono così forma, suono e colore, personaggi e ambienti in un mondo sospeso tra fiaba e realtà, tra gioia e malinconia».

Vina Conti, curatrice della mostra ha chiesto a Chantal Michel quale sia il suo gioco preferito realizzato attraverso le sue foto o performance. “Rappresentare i cliché della routine quotidiana, della differenza di classe – ha risposto l’artista – per metterli in questione, per urtare qualche sensibilità, sorridendone come di una caricatura. Non mi dispiace creare un senso di fastidio, quasi di irritazione”.