Il saggio di Pier Luigi Ferro “La penna d’oca e lo stocco d’acciaio” vince il «Premio Feronia-Filippo Bettini» per la critica

Il saggio di Pier Luigi Ferro, La penna d’oca e lo stocco d’acciaio. Gian Pier Luigi FerroPietro Lucini, Arcangelo Ghisleri e i periodici repubblicani nella crisi di fine secolo, stampato a Milano dalla casa editrice Mimesis, realizzato per iniziativa del Liceo Chiabrera di Savona grazie al sostegno della Fondazione De Mari, ha ottenuto il «Premio Feronia-Filippo Bettini» per la critica. Il saggio di Ferro, presentato a Savona il 31 gennaio scorso di fronte a un folto pubblico al Teatro Comunale Chiabrera ha prevalso, nella votazione finale della giuria, nei confronti dell’opera di Giovanni De Luna (La resistenza perfetta, Feltrinelli), di Antonio Del Guercio (Parigi 1750-1950, Editori Riuniti) e di Donatella di Cesare (Heidegger e gli ebrei. I “Quaderni neri” (Bollati Boringhieri). Il premio sarà consegnato in una cerimonia pubblica nel cortile d’onore del Castello Ducale Orsini di Fiano Romano sabato 12 settembre.

Pier Luigi Ferro (Varazze, 1959), italianista, ha pubblicato studi su «La Rassegna della Letteratura Italiana», «Esperienze Letterarie», «Avanguardia» e altre riviste. Dal 1994 ha collaborato a «Il Ponte», con una serie di saggi, in parte raccolti in Attestature. La letteratura italiana tra Novecento e nuovo millennio, Il Ponte, Firenze, 2002. Ha curato volume Adriano Spatola poeta totale, Costa&Nolan, Genova, 1992, la ristampa de Il Verso Libero di Gian Pietro Lucini, Interlinea, Novara, 2008 e del Poema del Candore Negro di Farfa, viennepierre, Milano, 2009. Nel 2010 il saggio Messe nere sulla Riviera. Gian Pietro Lucini e lo scandalo Besson (Utet, Torino), con prefazione di E. Sanguineti.

Penna oca stoccoIl libro premiato – “La penna d’oca e lo stocco d’acciaio. Gian Pietro Lucini, Arcangelo Ghisleri e i periodici repubblicani nella crisi di fine secolo” è il risultato di un triennale lavoro di tipo storico-documentario, basato su fonti archivistiche e rari documenti a stampa, che offre la definizione esauriente di un momento cruciale dell’attività letteraria, editoriale e pubblicistica di Lucini, legandola strettamente al mondo dei quotidiani e dei periodici milanesi (il supplemento domenicale al quotidiano finanziario «Milano nuova», la «Domenica Letteraria», «La Educazione Politica» o il quotidiano «L’Italia del Popolo», ma anche «Il Resto del Carlino» di Bologna e «La Ragione», che si stampava a Roma), nonché alle tumultuose vicende italiane dell’ultimo decennio dell’Ottocento (i fatti di sangue del maggio ’98 a Milano, con le stragi di Bava Beccaris, l’uccisione di Umberto I ecc.) e di quello giolittiano, fino allo scoppio della Grande Guerra.

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Lo studio di Ferro porta inoltre per la prima volta alla luce un carteggio di Lucini con Luigi Pirandello, fino ad oggi inedito. Pirandello, allora quasi esordiente, entrò in contatto con Lucini all’epoca in cui quest’ultimo era direttore editoriale e comproprietario della casa editrice Galli, una delle più importanti nel panorama milanese e italiano di fine Ottocento, poi diventata la Baldini e Castoldi.

Il volume di Ferro inoltre pone particolare attenzione sui legami dello scrittore con Arcangelo Ghisleri (anche in questo caso ricostruendo e pubblicando un carteggio inedito e assai importante), una delle figure più nobili del repubblicanesimo federalista lombardo e italiano. Ghisleri fu docente del Regio Liceo Chiabrera di Savona, città dove fondò la rivista «Cuore e critica», poi ceduta all’amico Filippo Turati, che le diede il nome di «La Critica sociale».

La vicenda ideologica e letteraria di Lucini, intellettuale indipendente e originale, una delle firme più interessanti nel giornalismo culturale tra Ottocento e Novecento, ma anche poeta, teorico e critico, troppo spesso marginalizzato e sottovalutato, viene riportata così alla propria autentica matrice ideologica, dopo alcuni fraintendimenti ed errori che avevano caratterizzato la lettura della sua opera durante la “riscoperta” di tale autore negli ormai lontani anni Settanta.

Nel volume di Ferro si dà inoltre conto dei rapporti di Lucini con Felice Cameroni, suo méntore letterario e allora autore di numerose appendici letterarie su «Il Sole»: un altro protagonista della scena culturale e giornalistica milanese, che ha avuto un ruolo centrale nella diffusione dell’opera di Zola e della poetica del Naturalismo in Italia, influendo sull’opera di Giovanni Verga.

Il «Premio Feronia» – Giunto alla ventitreesima edizione, si è in questi anni avvalso del patrocinio di importanti istituzioni (Unione Europea, Presidenza della Repubblica, Senato e Camera dei Deputati, Ministero degli affari Esteri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lazio ecc.) e si distingue per essere rigorosamente svincolato dai condizionamenti di mercato che spesso inficiano i premi letterari, mantenendo, come parametri valutativi, esclusivamente la “qualità del testo” e la “tendenza della sua innovazione espressiva, ideologica e culturale”.

Nelle passate edizioni la giuria, composta da una trentina di intellettuali che vivono perlopiù a Roma, ha assegnato il premio per la critica a importanti esponenti della cultura nazionale, come Gillo Dorfles, Bruno Zevi, Philippe Daverio, Enrico Crispolti, Renato Barilli, Luciano Canfora, Roberto Cotroneo, Alberto Arbasino, Curzio Maltese, Fausto Curi e altri.

Il «Feronia» presenta anche sezioni dedicate alla poesia e alla narrativa italiana (nelle quali son stati premiati, negli scorsi anni, scrittori come Edoardo Sanguineti, Dario Fo, Luigi Malerba, Antonio Tabucchi, Nanni Balestrini, Valerio Magrelli).

Il premio prevede anche una sezione riservata ad un autore straniero (Gunther Grass, Adonis, Leroi Jones, John Maxwell Coetzee, Alfonso Sastre, Michel Butor, Annie Ernaux, tra i premiati), che quest’anno ha visto affermarsi il drammaturgo e romanziere svedese Lar Norén, ancora non abbastanza apprezzato in Italia, come del resto era il cinese Gao Xingjiang, ancora quasi sconosciuto da noi, quando ricevette il «Feronia» nel 2000, poco prima che gli venisse conferito il Nobel per la letteratura.