di Alfredo Sgarlato – Il Teatro della Tosse, fondato da Tonino Conte ed Emanuele Luzzati a Genova nel 1975, è una delle realtà più originali della scena italiana. Sua peculiarità è portare il teatro nei vicoli, nelle piazze, in ambienti particolarmente suggestivi. Quando dal capoluogo muove verso ponente è Apricale generalmente la meta preferita, ma spesso itinera in altre città di mare. È Pietra lo scenario scelto per la replica di “Scacco Matto” lavoro scritto da Emanuele Conte e Amedeo Romeo con la collaborazione di Alessandro Bergallo e di Federico Sirianni. Il tema è chiaro sin dal titolo: i pezzi del gioco raccontano la propria storia, mescolando comico e drammatico, Dante e le canzoni rock, con rimandi alla psicoanalisi, come nel divertente monologo della Torre (di Pisa). A far da cerimoniere la Morte, un bravissimo Alessandro Bergallo, che coinvolge gli spettatori in una surreale partita a scacchi.
Alcuni brani sono brevi sketches, altri sono più corposi, ma la vera magia data dal Teatro della Tosse è il fatto che gli attori agiscono a pochi metri dal pubblico, chiacchierando con gli spettatori prima o dopo la performance, per poi di colpo trasformarsi in creature di sogno, grazie anche ai fantasiosi costumi di Bruno Cereseto. Tra le interpretazioni, non è solo per galanteria che diamo la palma di migliori in campo a Sara Cianfriglia, l’Alfiere e Lisa Galantini, la Torre, ma anche Nicholas Brandon en travesti fa la sua figura.
Spettacolo divertente e complesso, leggero nel senso positivo del termine, adatto a spettatori di tutta le età. Ben scelte le location, peccato solo che il Re fosse un po’ nascosto. Che bello sarebbe vedere uno spettacolo così nel centro storico di Albenga.
*Foto di Rosy Gandolfo