“In molti parlamentari, provenienti da tutta Italia, chiediamo che venga applicata in modo chiaro la possibilità di scegliere la cosiddetta “opzione donna” che consente alle lavoratrici di andare in pensione di anzianità maturando i requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre di quest’anno. L’INPS, a nostro avviso, ha deciso contra legem di applicare la finestra mobile per la decorrenza del trattamento pensionistico e il calcolo dell’aspettativa di vita” afferma la Sen. Donatella Albano del Partito Democratico nel corso del suo intervento al Senato, “Le lavoratrici che scelgono questa opzione, scelgono di andare in pensione con il sistema contributivo, il che comporta un grande risparmio per le casse statali, senza contare il fatto che il comitato “Opzione Donna” sta promuovendo una grande class action perchè venga di fatto rispettata la legge n. 243 del 2004, articolo 1, comma 9, in materia di regime sperimentale per le lavoratrici.”.
“Trovo assai poco istituzionale il rimpallo avvenuto tra il Ministero del Lavoro e il Ministero dell’Economia e delle Finanze che non ha ancora portato alla risoluzione di questo problema. La cosiddetta “Legge Fornero” aveva lasciato in vigore la possibilità di accedere al trattamento pensionistico di anzianità con il sistema contributivo avendo le seguenti caratteristiche: anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni, 57 anni di età per le lavoratrici dipendenti, 58 anni di età per le lavoratrici autonome. La scadenza del 31 dicembre è vicina e serve urgentemente una risposta per tutte queste lavoratrici” conclude la Albano.