Un nuovo Codice etico per l’Agenzia del Demanio: rafforzati i principi di tutela dell’interesse pubblico, legalità e trasparenza

Trasparenza, imparzialità, tutela dell’interesse pubblico, rispetto della legalità e responsabilità nei confronti dei cittadini: sono alcuni dei principi richiamati e rafforzati nel nuovo Codice Etico approvato dal Comitato di Gestione dell’Agenzia del Demanio. Si tratta di uno strumento fondamentale che ha l’obiettivo di orientare in misura sempre maggiore i comportamenti di dipendenti, collaboratori, e di tutti i partner esterni verso il rispetto di regole di qualità, efficienza ed efficacia nelle proprie azioni, in linea con la mission dell’Agenzia di perseguire l’eccellenza nella gestione del patrimonio immobiliare pubblico.


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In particolare, il Codice introduce regole di condotta sempre più esplicite per la lotta alla corruzione, alla criminalità organizzata e al riciclaggio, anche con riferimento alla legge 190/2012 sulla prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione e al DPR 62/2013 sul Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. A tal fine, è stata rafforzata la vigilanza interna sul rispetto delle norme, con nuove modalità e procedure mirate a garantire fluidità ed efficacia nella prevenzione e nel controllo di comportamenti illeciti, a vantaggio di tutta la collettività.

Inoltre, per promuovere la conoscenza e il rispetto delle regole di condotta, l’Agenzia del Demanio attiverà a breve per tutti i dipendenti iniziative di formazione, anche in modalità e-learning, al fine di diffondere i principi contenuti nel nuovo Codice.

“Chi gestisce l’amministrazione pubblica ha una grande responsabilità e un dovere di onestà superiore verso lo Stato e i cittadini – dichiara Roberto Reggi, Direttore generale dell’Agenzia del Demanio-. Abbiamo un ruolo delicato, e questo nuovo Codice vuole essere proprio una guida etica e sociale per tutti i dipendenti e i collaboratori, che devono contribuire con le proprie azioni allo sviluppo economico-produttivo, sociale e culturale dei territori nei quali gli immobili pubblici sono inseriti”.