Liguria, scattata la “caccia” al nuovo segretario del Pd: Terrile o Miceli per il dopo – Lunardon?

(DIRE) – Dopo le dimissioni di Giovanni Lunardon e di tutta la Nino Micelisegreteria regionale del Partito democratico è scattata la “caccia” al nuovo segretario del Pd. I dem, nella riunione di mercoledì scorso, pur restando ancora su posizioni assai diverse – i renziani da una parte, i cuperliani (se ha ancora senso chiamarli così) dall’altra – su tre punti si sono trovati completamente d’accordo: stop all’era Lunardon (con lo stesso segretario ligure deciso a dimettersi senza se e senza ma), no al commissariamento e no a un nuovo congresso.


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“Credo- aveva detto Raffaella Paita- che potremmo essere in grado di trovare al nostro interno la forza per andare avanti”. Quindi l’obiettivo è quello di trovare un nome super partes in grado di ricompattare un Pd mai così diviso e lacerato e accompagnare così il partito a un congresso vero e proprio, magari il prossimo anno. L’unico problema però è che, al momento, di figure sopra le parti, i democratici liguri, non sembrano averne trovate. E lo dimostra il fatto che, in queste ore, gli unici due nomi circolati siano assai connotati “politicamente”.

Si parla dell’ex capogruppo in Regione Nino Miceli, paitiano e renziano di ferro e tra gli strateghi della vittoria di Paita alle primarie ma anche protagonista della sua campagna elettorale per le regionali; e poi Alessandro Terrile, segretario genovese dimissionario e, benché inserito nel listino di Paita, un esponente dell’area più a sinistra e anti-renziana del partito. Due nomi che, come detto, difficilmente potrebbero raccogliere consensi trasversali nel Pd.

Insomma la caccia è ancora lunga, e molto farà il lavoro dietro le quinti per tessere i rapporti fra le due correnti principali. Anche se si tratta di un segretario di transizione, infatti, il successore di Lunardon avrà il difficile compito di riemettere insieme i pezzi di un partito andato in frantumi già un anno fa in occasione dell’elezione del segretario regionali, visto che proprio in quel caso venne fuori la profonda divisione dentro il Pd ligure.

Una frattura che non si è mai sanata e che ha minato tutto il percorso relativo alla successione di Claudio Burlando, che è culminato con le primarie e l’addio di Sergio Cofferati e che in sostanza ha determinato la sconfitta alle regionali. (Dic/ Dire)