Il treno… dei desideri. Mentre ritardi e disagi continuano, dalla prossima settimana intanto entrerà in vigore l’orario estivo

di Guglielmo Olivero – Anche questa mattina il regionale Stazione treni 00Ventimiglia-S.Stefano Magra (con fermate da Andora a Finale Ligure tra le 7,50 e le 8,20) viaggiava con una quindicina di minuti di ritardo. Non molti per chi non ha impegni assillanti, tanto più che il treno prevede poi una lunga sosta a Savona che azzera il ritardo accumulato nella prima metà del viaggio.

Ma un ritardo pesantissimo per chi, come la pendolare Annamaria di Loano, tutte le mattine deve timbrare il cartellino alle 9: «Anche questa mattina-afferma visibilmente arrabbiata-ho dovuto avvisare l’azienda che sarei entrata in ritardo. Meno male che i miei capi comprendono la situazione sapendo che, per i costi, non posso certo recarmi al lavoro in macchina. Ma per altri, come per una mia collega, arrivano spesso delle romanzine. Oltre il danno anche la beffa». E ancora una volta si deve ripetere il ritornello che i ritardi sono legati ad una linea ferroviaria vecchia, con un solo binario per molti tratti della Riviera di Ponente.

E poi bisogna aggiungere, cosa che si ripete spesso negli ultimi tempi, i guasti ai passaggi a livello: «L’altra sera-afferma Ilaria di Pietra Ligure-ho preso il treno con partenza a Savona alle 19. Ero stanca, non vedevo l’ora di arrivare a casa. A Finale il treno, senza alcuna spiegazione, si è fermato mezz’ora. Poi, una volta scesa, ho saputo che c’era un problema con una sbarra a Loano». Va detto che poi l’orario dei treni (che sarà parzialmente modificato da domenica prossima con l’entrata in vigore dell’orario estivo, diversi convogli in più soprattutto nel fine settimana) è spesso un invito ai ritardi. Per fare un esempio tra le 10 e le 10,20 ci sono da Albenga a Genova tre treni che si rincorrono nello spazio di venti minuti.

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Se uno ha un problema, come sottolinea il pendolare Umberto, sono guai per gli altri due: «Il treno che ferma alle 10,20 ad Albenga raramente è puntuale. E poi, come si può notare, tre treni che fanno quasi le stesse fermate portano alla conseguenza che non sono mai pieni. Non credo sia un affare per le ferrovie». Monitoreremo la situazione a fine mese, con un primo bilancio del nuovo orario. Ma, fin da adesso, è lecito pensare che il treno dei desideri, non solo nella canzone del Molleggiato. all’incontrario va.