Albenga, risate con la Valigia del Comico

ogv2di Alfredo Sgarlato – Sala piena per il consueto appuntamento di fine stagione con la compagnia teatrale “La Valigia del Comico” al Teatro Ambra. Il testo scelto è “Sotto a chi tocca”, del grande Gilberto Govi, di cui ricorrono i centotrenta anni dalla nascita. Come ovvio è il denaro al centro della commedia, per la precisione un’eredita che il defunto Signor Pittaluga lascerà al primo dei nipoti che metterà al mondo un erede per continuare la stirpe. Ma i tre nipoti non sembrano i più adatti: uno, Gaetano/Gabriele Puggelli sta per farsi prete; un altro, Bartolomeo/Roberto Laura è stato abbandonato dalla moglie; il terzo Emanuele/Fabio Ferrando, non è proprio di primo pelo… Accanto a loro alcune scaltre signore, Manuela Visinalis, Barbara Ferro, Simona Maggi, Silvia Alberto, Piera Siniscalchi, Luisa Maurizio, e un paio di loschi faccendieri, il Signor Tiscornia/Alessandro Borea, e l’avvocato Grafigna/Fabio Vosilla, manovrano per aggiudicarsi la cospicua eredità.

goviIl testo è divertente, molte battute sono azzeccate, e tutti gli interpreti sono in palla, precisi e a proprio agio col testo e i tempi comici. Il pubblico non si annoia mai e sottolinea con continui applausi battute, equivoci, situazioni buffe. Il testo è adattato in italiano, il canovaccio è di Luigi Orengo, Govi lo arricchì con le sue fulminanti arguzie. Roberto Laura prende il ruolo che avrebbe tenuto il mattatore genovese, che qui non è di protagonista assoluto ma di interprete alla pari con gli altri.

Tutti gli attori sono stati in ottima forma, per galanteria diamo la palma del migliore in campo a una signora, la trasformista Barbara Ferro, nel ruolo della falsa ingenua Amelia. La regia è di Enrico Aretusi, la scenografia elegante è di Nicola Cargiolli, una casa alto borghese che mostra subito la differenza tra i personaggi, il bigotto Gaetano e il repubblicano Emanuele. Il “Trillo del diavolo” di Tartini introduce ogni atto. Una serata divertente per il pubblico del Teatro Ambra e, come si suol dire, tanta m… agli attori per le future repliche.

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