Lettere – Liceo Classico G. Chiabrera: “Sabato a casa? No, grazie!”

LETTERE&INTERVENTI – (di Camilla Gastaldi e Margherita Penna letteraPaggi – Savona, Liceo Classico G. Chiabrera) – Il diktat provinciale ci ha imposto la cosiddetta “settimana corta” per risparmiare sulle spese del riscaldamento del sabato mattina.

È davvero necessario che la scuola venga penalizzata per un modesto ritorno economico? Noi studenti non la pensiamo così (si tratterebbe infatti di appena una ventina di sabati).

Come possiamo mantenere la concentrazione per sei ore consecutive di greco, latino, matematica e filosofia? Il nostro percorso formativo non ce lo permette. Come organizzare test e interrogazioni senza sovrapporle? Il tempo manca già adesso (costretti, come siamo, in classi pollaio!) e la programmazione delle verifiche risulterebbe impossibile. E la provincia ha pensato agli studenti pendolari? Questi ragazzi escono di casa alle 6.30 per ritornarvi alle 15:00 o, addirittura, grazie a questa nuova disposizione, alle 17:00. Come può uno studente organizzarsi lo studio a casa conciliandolo con attività extra-scolastiche? Sarebbe anche la morte dei nostri progetti (Progetto θέατρον “Coribanti”, Polo Di Filosofia, Progetto di fisica EEE, W Storia Dell’Arte) svolti in orario extracurricolare.

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Ed è giusto che sia la famiglia a provvedere alle spese dei pranzi fuori casa? La scuola dovrebbe allora essere dotata di strutture che possano garantire questi servizi.

Forse la provincia non si è posta queste domande, noi si. Basterebbero piccoli accorgimenti per risparmiare sul riscaldamento senza danneggiare il nostro rendimento scolastico: regolare la temperatura interna rispettando i parametri ministeriali, ma senza eccessi (non è il caso di indossare vestiti estivi in pieno inverno o arrivare al punto di dover aprire le finestre per il troppo caldo!) e perché non inserire valvole termostatiche per minimizzare gli sprechi? Per avere un risparmio concreto si dovrebbe sostituire l’obsoleto impianto in ghisa della nostra scuola con uno più moderno in alluminio (peraltro l’unico in grado di garantire il raggiungimento della temperatura minima consentita il lunedì mattina dopo due giorni di inattività dell’impianto).

Chiediamo pertanto alla provincia la dimostrazione e la quantificazione esatta del risparmio effettivo derivante da tale provvedimento.

In un momento in cui solamente noi studenti sembriamo ancora interessati alla difesa della cultura e al mantenimento reale di una “buona scuola”, abbiamo deciso di far sentire la nostra voce organizzando una manifestazione, pacifica e indipendente, che si terrà nella giornata di Mercoledì 3 Giugno. Ci riuniremo per un sit-in davanti alla provincia dove tutti i partecipanti saranno coinvolti in un momento di riflessione culturale e libera lettura a simboleggiare il valore che l’istruzione ha ancora per noi ragazzi.

* Camilla Gastaldi e Margherita Paggi – Savona, Liceo Classico G. Chiabrera