Unieuro: primo accordo di salvataggio per 75 addetti

A due mesi dalla sottoscrizione del nuovo integrativo aziendale arriva il primo accordo di salvataggio per 75 addetti dei punti vendita Unieuro di Agliana, Aosta, Arma di Taggia, Asti, Bari, Bergamo, Borgo San Dalmazzo, Lecce, Matera, Moncalieri, Mondovì, Pinerolo, Sassari, Torino Nervi e Vercelli.


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Le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs e la direzione della più grande catena di vendita di elettronica di consumo presente in Italia con 175 negozi, hanno sottoscritto oggi a Bologna l’intesa sull’applicazione del contratto di solidarietà di tipo difensivo. La riduzione dell’orario di lavoro – da un minimo del 14% fino ad un massimo del 45% – interesserà dal 15 giugno 2015 al 14 giugno 2016, l’intera platea dei 293 dipendenti delle filiali coinvolte dai processi di ristrutturazione aziendale.

L’accordo contempla anche il riconoscimento di un incentivo economico all’esodo fino a 12 mensilità e proporzionato agli anni di anzianità per i lavoratori che non si opporranno alla mobilità e l’eventuale possibilità di trasferimento in altre filiali coinvolte dalla solidarietà. Le parti hanno inoltre convenuto che ai livello nazionale, territoriale o di filiale, vengano effettuati incontri sindacali di gestione e monitoraggio dell’applicazione dell’ammortizzatore sociale conservativo.

“Siamo riusciti ad evitare il licenziamento per un altro anno –. ha commentato il funzionario della Fisascat nazionale Mirco Ceotto – Il nostro auspicio è che l’azienda in questi 12 mesi riesca ad eliminare le inefficienze salvaguardando nel contempo i livelli occupazionali”.
Il 1° luglio prossimo le parti si incontreranno nuovamente per definire ulteriori misure per il rilancio dell’impresa e finalizzate al mantenimento dei posti di lavoro in tutti i 50 negozi della rete vendita interessati dalla ristrutturazione aziendale.