Serata finale per Petali Rock

neivedi Alfredo Sgarlato – Si è conclusa la manifestazione “Petali Rock”, mini festival in tre date che ha portato ad Albenga, presso il Cucina-Bar Fior di Loto, alcuni gruppi della scena locale, soprattutto savonese, che agiscono al di fuori degli schemi più usuali per avventurarsi in territori più sperimentali (abbandoniamo l’usurato termine “alternativi”!). Venerdì scorso ad aprire la serata Neive, ovvero Gabriele Lugaro de Gli Altri, voce e chitarra, accompagnato da Guido a percussioni e sintetizzatori. Un breve set, la formazione ha inciso solo un Ep, di canzoni urlate, dietro la cui urgenza espressiva si nasconde anche raffinatezza melodica, memore delle esperienze del rock inglese degli anni ’80. I testi sono complessi, non banali, esprimono la rabbia contro una situazione sociale bloccata, che necessita di vie di uscita.


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rob2Segue Flowers of Hiroshima, lo storico progetto di Roberto Lucido, voce e chitarra, col fido Domenico Mezzatesta al basso. Canzoni lente, d’atmosfera, con cambi di ritmo frutto della lezione indimenticata degli Slint. Sui miei scaffali giacciono decine di dischi di sconosciuti musicisti americani, comprati dopo aver letto recensioni entusiaste, che suonano musica molto simile a quella dei Flowers of Hiroshima. Sarebbe bello se accadesse anche il contrario, cioè che i nostri concittadini fossero ascoltati oltreoceano.

vicFinale con i Vic Larsen, autori nel decennio scorso di un paio di dischi molto validi, che dopo lo scioglimento si sono riformati per offrire a Petali Rock una performance speciale. Massimo Bressan legge alcuni frammenti dall’ “Ulisse” di Joyce, mentre Luca Pagani accompagna con giri di basso martellanti e Simone Perna, già protagonista dell’ottimo concerto d’apertura col suo progetto solista 3 fingers guitar, crea intricati loop chitarristici, tra psichedelia e post punk. Un momento molto suggestivo, per una mezz’ora potremmo non essere ad Albenga ma in locale underground di New York o Berlino. Giusto amare tutti i tipi di musica, ma chi sperimenta e rompe gli schemi, chi azzarda proporre materiale proprio, specie se è al di fuori delle mode imperanti, merita un plauso più forte. Petali Rock tornerà a settembre con altri gruppi di grande interesse.

*Foto di  Elisa Carrara, Mauro Pinzone, Angela Zinna