Pediatria del S. Corona, Cittadini Attivi Loanesi: “Non ci fermeremo alla raccolta firme!”

Il comitato dei Cittadini Attivi Loanesi, promotore della raccolta firme madre e bambino 00sulla funzionalità della pediatria del S.Corona esprime stupore per le dichiarazioni rilasciate dal Direttore Generale Neirotti: «Dichiarare che firmare la petizione “non cambierà nulla” è un’affermazione “comprensibile” per chi deve sottostare ai dicktat imposti dalla regione ma non è accettabile per un’utenza che giornalmente subisce tagli e disagi sempre crescenti. La realtà è che probabilmente questa petizione comincia a destare preoccupazione in Regione vista l’attenzione e la partecipazione attiva della cittadinanza. Sono infatti già centinaia le firme raccolte sui moduli cartacei tra Loano, Borghetto, Ceriale, Toirano, Tovo S. Giacomo oltre alla petizione lanciata su change.org».

«Noi crediamo che la cosiddetta “Spending Review” non debba incidere sull’efficienza di un servizio, ne tantomeno sulla pelle delle famiglie, bensì su consulenze, sprechi e sontuosi stipendi manageriali. Vorremmo che un direttore generale si impegnasse ad ascoltare le richieste ed i suggerimenti fatti dall’utenza al fine di porre rimedio. Ed è questo che è stato fatto con la petizione: chiediamo semplicemente che vengano ripristinati gli standard che un DEA di II livello come il S. Corona dovrebbe avere, ovvero, ripristinare il pronto soccorso pediatrico nella sua sede originaria e dare la possibilità ai piccoli pazienti giunti attraverso il Pronto Soccorso di poter rimanere nella struttura qualora sopraggiungano complicazioni che richiedano il ricovero. Così facendo si eviterebbero disagi alle famiglie ed impegno extra al personale medico accompagnatore distolto dalle normali funzioni. Invece assistiamo al costante depotenziamento della struttura, a partire da reparti senza primario, fino ad arrivare a situazioni in cui non viene garantita la funzionalità completa dei servizi (vedasi l’emodinamica)».

«Purtroppo è chiaro il punto di arrivo», prosegue il comitato dei Cittadini Attivi Loanesi: «vendere una parte del S. Corona per poi (chissà quando) costruire un nuovo monoblocco. Noi invece crediamo che sia ancora possibile trovare soluzioni alternative al fine di salvaguardare sia la struttura del S.Corona che le eccellenze che ancora rimangono: puntare, ad esempio, alla riqualificazione e ristrutturazione dei padiglioni al fine di ridare a questa struttura la dignità ed il prestigio che aveva in passato. È nostra intenzione diffondere il più possibile questa petizione ed allo stesso tempo instaurare un dialogo con utenti ed operatori dell’ospedale al fine di capire quali e quanti settori siano in sofferenza, in modo da ricostruire pezzo per pezzo il “puzzle” pietrese. A tal fine vorremmo organizzare dibattiti pubblici e creare un punto di ascolto virtuale dove il cittadino possa, anche in forma anonima, segnalarci le carenze riscontrate. Infine ribadiamo, semmai ce ne fosse bisogno, che tale iniziativa non ha fini politici e che non sono stati chiesti appoggi a partiti o movimenti (tutto nasce da una collaborazione col Comitato cittadino “Tuteliamo Borghetto”) per il semplice fatto che riteniamo la sanità un bene comune e come tale va difeso a prescindere da bandiere ed appartenenze politiche».

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I Cittadini Attivi Loanesi sabato 14 Marzo saranno in Piazza Rocca a Loano.