Capurro contro il “Muro di cabine” che impedisce la visuale del mare della Liguria

Ezio Armando Capurro (Noi con Claudio Burlando) ha presentato oggi in mare orizzonte G00Consiglio regionale un’interrogazione  per sapere dalla giunta perché non si sia adottata alcuna iniziativa per portare le spiagge libere di Alassio e Rapallo al 40%, come richiesto per legge, e quali iniziative si intendano adottare. Il consigliere ha chiesto le iniziative regionali per ridurre il numero delle cabine installate in adiacenza alle strade di accesso e posizionamento sui pontili; per collocare le strutture per la balneazione in modo da garantire libere visuali del mare; per una riqualificazione dei pontili, trasformandoli durante la stagione invernale, in terrazze sul mare.

Il consigliere, inoltre, ha  domandato se alcuni stabilimenti, che hanno costruito strutture in muratura  che non sono rimovibili e ostacolano il passaggio, siano conformi alla legge ed abbiano ottenuto le autorizzazioni prescritte; quali siano i canoni pagati dagli stabilimenti balneari di Alassio e Rapallo; cosa preveda al riguardo la normativa europea Bolkestein; quali iniziative intenda attuare la giunta per la risoluzione definitiva del problema del “muro di cabine” nel Comune di Rapallo, in quello di Alassio e in tutta la regione. Un comitato spontaneo di cittadini si è formato per denunciare che il Comune di Rapallo non abbia svolto il proprio compito in tal senso. Capurro ha precisato che, intanto, nella zona di Rapallo, la situazione si sta risolvendo, soprattutto grazie all’azione della Regione.

Per la giunta Burlando ha risposto l’assessore all’urbanistica, Gabriele Cascino: «Confermo che esiste la volontà di garantire libere visuali sul mare, e la Regione, in particolare il Dipartimento che se ne occupa, il mio Dipartimento al demanio, è impegnata con il Comune di Rapallo per trovare una soluzione a quello che è stato segnalato con questa interrogazione. Difatti, con questo Comune è stato avviato da tempo un progetto di riqualificazione del litorale, avente ad oggetto la configurazione estiva e l’assetto invernale di tutte le strutture balneari insistenti sul territorio comunale».

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Ha spiegato: «Recentemente, si è tenuta la Conferenza dei servizi, benché in sede referente, per l’approvazione dei progetti sotto gli aspetti edilizio, demaniale e paesaggistico». L’assessore ha quindi precisato: «Riguardo alle visuali verso il mare, in molti dei progetti illustrati in Conferenza, c’è stato un ampliamento del numero dei varchi e l’allargamento di quelli esistenti, come peraltro richiesto dalle precedenti riunioni istruttorie, sia da parte del Comune che da parte della Regione. Quindi, lo spostamento delle cabine sui pontili, pur previsto dalle norme di attuazione del P.U.D. comunale (Progetto di utilizzo comunale delle aree demaniali marittime) comunale per una determinata zona del litorale di Rapallo, deve essere attentamente valutato anche dal punto di vista paesaggistico, affinché la collocazione delle cabine non vada a discapito della visione d’insieme. Si sta quindi arrivando all’approvazione dei nuovi strumenti urbanistici per quello che riguarda il demanio del Comune di Rapallo, appunto per andare nell’ottica di una fruizione sempre migliore anche dal punto di vista paesaggistico del litorale del Comune di Rapallo».

Capurro ha ribadito che il problema non riguarda solo Rapallo, ma anche comuni del Ponente.