Confraternita del Santi Agostino e Monica: Renato Italo de Feo è il nuovo Priore

Savona. Sabato 31 gennaio assemblea plenaria degli iscritti alla Renato Italo de FeoConfraternita del Santi Agostino e Monica per il rinnovo delle cariche. Sono stati eletti: Sotto Priore: Lina Di Titta-Noberasco – Segretario: Roberto Pizzorno – Cassiere: Maria Carla Tabò-Coretti. Consiglieri: Giorgio Dandolo, Luisa Coretti, Luigina De Turris, Gennaro De Rosa.

Priore – Per Statuto, è stato nominato il già sotto Priore della passata legislatura, il Confratello Renato Italo de Feo. Nato nel Cilento a Orria (SA) il 10.03.1938, ha frequentato le scuole elementari a Vallo della Lucania (SA) presso l’Istituto delle Suore di Padre Donato Pinto. Fu per gli anni ginnasiali semiconvittore, con i fratelli Elio e Carlo Alberto, nel nobile collegio “G. Pontano” dei Padri Gesuiti a Napoli. Completò i suoi studi nelle Marche a Fermo (AP) diplomandosi Ragioniere e Perito Commerciale. In Liguria non venne per caso ma per iscriversi a Genova alla Facoltà di Economia e Commercio. Sposato e padre di due figli. Noto commerciante all’ingrosso del settore abbigliamento.

Questo il suo pensiero al momento della nomina: «Sono onorato per la fiducia datami dai confratelli, continuerò le tradizioni dei miei predecessori, oltre che nelle cerimonie, nelle feste comandate e patronali con il proposito di assumere un ruolo importante nei riti della Diocesi savonese con partecipazione attiva a raduni, incontri di preghiera ecc. secondo i programmi delle Confraternite Liguri (e non). Particolare attenzione, cura e conservazione avrò per il patrimonio artistico di proprietà della Confraternita custodito dal 1888 nella chiesa di S. Lucia, nostra sede che sarà per i Confratelli un quotidiano punto d’incontro e luogo di preghiera. Proporrò iniziative perché parte di quel fiume di fedeli che il 13 dicembre festa di S. Lucia viene annualmente in preghiera, possa mensilmente frequentarci in occasione di discussioni evangeliche, convegni e concerti. I tempi sono maturi per segnare le regole delle Confraternite in un’ottica diversa, che non veda la Confraternita confinata solo nel ristretto ambito rituale del Venerdì Santo, ma aperta ad un ruolo di maggiore completezza all’interno della vita religiosa e sociale, nonché spalla forte del parroco».

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