Liguria verso le Regionali, un’alternativa a sinistra? “Discriminante sul PD e no secco a Cofferati”

Verso la costruzione di un’area alternativa a centrodestra e centrosinistra Punti interrogativiche possa partecipare alle prossime elezioni regionali: questo l’obiettivo al quale ha lavorato sabato 31 gennaio a Genova l’assemblea pubblica organizzata congiuntamente da Verdi Green Italia e dall’Associazione L’Altra Liguria.

Nel corso dell’assemblea, spiega l’associazione in una nota, «partecipata e ricca di interventi, sono anche stati raccolti suggerimenti su possibili candidati alla presidenza della Regione: Teresa Tacchella, Domenico Finiguerra, Antonio Bruno, Andrea Agostini e Ferruccio Sansa, sono stati i più nominati. La scelta sarà comunque fatta dal basso attraverso un metodo partecipato, ed è stato organizzato un apposito gruppo di lavoro che avrà il compito di proporre criteri e modalità di selezione».

Nel corso dell’assemblea sono stati inoltre individuati nove punti programmatici ritenuti discriminanti:

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«1. No alle grandi opere senza se e senza ma e senza ambiguità. Si ad un grande piano di piccole opere per il territorio, le periferie, l’entroterra, la manutenzione ecc.. Stop al consumo del territorio (contrasto allo Sblocca Italia), No alle centrali a carbone, sviluppo di un piano per le energie rinnovabili.
2. Difesa dei beni comuni contro le privatizzazioni, Scuola, Sanità, Trasporto, Servizio Idrico, gestione rifiuti, ecc….
3. Difesa del patrimonio naturale, ambientale e culturale; turismo consapevole, valorizzazione dell’entroterra, difesa delle coste, spiagge pubbliche. No a privatizzazione dei boschi (strade forestali), ecc….
4. Promozione e difesa del lavoro a tempo indeterminato, dignitoso e di qualità, rilancio della piccola impresa, del piccolo commercio e delle produzioni locali. Difesa delle attività produttive e della grande industria (ILVA, Fincantieri, portualità…ecc).
5. Discriminante sul PD. No quindi ad accordi di centrosinistra.
6. Legalità, lotta a corruzione, evasione, mafie, trasparenza.
7. Messa in pratica di luoghi e metodi di democrazia partecipata.
8. Metodo e criteri per la selezione delle candidature devono essere decise dal basso senza quote riservate, senza trucchi, nel massimo della trasparenza.
9. Candidato/a alla presidenza di rottura con il passato che sia simbolo e garanzia per il programma (tipo Sansa). Ovviamente no secco a Cofferati».