“Cemento & Mafie – il ponente savonese tra realtà e prospettive”: incontro a Ceriale

Sabato 10 gennaio 2015, alle ore 16, presso la Sala Parrocchiale della Christian AbbondanzaChiesa dei Santi Giovanni Battista ed Eugenio, in Piazza Nuova Italia, a Ceriale, si terrà l’incontro “Cemento & Mafie – il ponente savonese tra realtà e prospettive”. Intervengono: Donatella Albano, senatrice e componente della Commissione Parlamentare Antimafia; Christian Abbondanza, presidente della Casa della Legalità; Claudio Porchia, giornalista.


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Porterà anche la sua testimonianza Rolando Fazzari che ha disconosciuto e denunciato, senza cedere alle intimidazioni, la sua famiglia d’origine, famiglia di ‘ndrangheta legata ai noti Gullace, che da decenni dominano nel ponente savonese, con pesanti cointeressenze negli ambienti politici e massonici», spiega la Casa della Legalità: «Come emerso anche da recenti inchieste dei reparti investigativi e della magistratura, alcune delle quali ancora aperte, il ponente savonese non solo non è indenne dalla presenza delle mafie, ma è a tutti gli effetti una “colonia” della ‘ndrangheta. Il contesto che è emerso, anche da queste inchieste – a cui si è portato un contributo importante come Casa della Legalità – ha già permesso di colpire una delle presenze storiche su questo territorio, quale il Fameli Antonio. Si sono visti adottare misure si prevenzione patrimoniale di rilievo e soprattutto si è squarciato il velo che copriva le cointeressenze del “grande imprenditore” Nucera Andrea con gli uomini della potente cosca dei Gullace-Raso-Albanese. Il conubio edilizia – mafia è qui più evidente che altrove. Se oggi si sono evidenziati, ad esempio, anche i legami tra i Gullace e gli Sciglitano, molti dei protagonisti odierni e questo connubio cemento-mafia che devasta il territorio e l’economia, sono la più evidente eredità dei tempi di Alberto Teardo».

«La recente intimidazione avvenuta a Ceriale con i colpi d’arma da fuoco contro lo Studio di un geometra non è certo una novità in questo territorio dove, di attentati ordinanti ed eseguiti dagli uomini della ‘ndrangheta sono stati molteplici, come quando, per ordine del vecchio Francesco Fazzari, si fecero saltare in aria le serre del suo già socio Nucera Giovanni. E questo ci dimostra che occorre reagire e puntare i fari dell’attenzione su un fenomeno che trae la sua principale forza dalla paura. Se alla Magistratura compete il compito di reprimere, alla comunità spetta il compito di reagire, rompere il muro di omertà e far sentire il disprezzo e l’isolamento sociale agli ‘ndranghetisti ed ai loro compari (anche quelli in giacca e cravatta). Le resistenze e paure, per un incontro contre le mafie e le speculazioni edilizie, registrate a Ceriale non le avevamo viste nemmeno a Ventimiglia e Vallecrosia. Dal giorno di Natale è stato un susseguirsi di pressioni e attacchi. Qualcuno ha subito intimidazioni vere e proprie che denunceremo all’Autorità Giudiziaria. Qualcuno girava per Ceriale ed “ordinava” ai Vigili di rimuovere le locandine che “lo offendevano” ed i Vigili eseguivano. Il Sindaco Ennio Fazio prima assegna la sala consiliare del Comune per il convegno ma poi scopre che ci sono “problemi organizzativi” e quindi non la concede più… Forse che il problema “organizzativo” sia relativo al processo che inizierà a fine gennaio a Savona in cui è imputato insieme al noto latitante Nucera Andrea per la lottizzazione abusiva della T1 di Ceriale che abbiamo denunciato come Casa della Legalità?», conclude la nota dell’associazione.