Alluvione, Rixi (Lega): “In Liguria manca un coordinamento efficiente della Protezione Civile”

«Purtroppo quello che si è verificato a Genova, si è ripetuto in questi giorni Edoardo Rixi 1G00nel Tigullio a seguito dell’ennesima alluvione che ha flagellato i genovesi e seminato morte e distruzione sulla nostra costa e nel nostro entroterra. Per la seconda volta in un mese si sono riproposte le gravi carenze della macchina di coordinamento della Protezione civile che, per ammissione dello stesso capo Gabrielli, è stata sottoutilizzata e al suo impiego è stato preferito l’esercito. Ci sorge il dubbio che chi avrebbe il compito di coordinarne le operazioni sul territorio, cioè l’assessore Paita, non sia all’altezza della situazione se deve chiamare ogni volta in soccorso la compagna di partito Pinotti, nonché ministro della Difesa». Così interviene Edoardo Rixi, consigliere regionale della Lega Nord, che ha depositato un’interrogazione urgente “per sapere a cosa sia servito finanziare per anni, con centinaia di migliaia di euro, la Protezione Civile se poi non viene utilizzata preferendo l’esercito” e “a cosa serva avere un assessorato regionale alla Protezione Civile se poi dobbiamo ricorrere ogni volta all’esercito perché non siamo in grado di far fronte all’emergenza”.


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«Con quello che è accaduto nel Tigullio pochi giorni fa – dice Rixi – abbiamo avuto la drammatica prova del nove sull’incapacità di usare in modo efficiente ed efficace quello che sarebbe il validissimo strumento della Protezione civile, con ben 6.700 uomini su tutto il territorio ligure, pronti, a ogni evento calamitoso, a muoversi in soccorso delle popolazioni colpite da eventi calamitosi nel giro di poche ore. E invece, per la seconda volta in poco più di un mese, risulta che i volontari della Protezione Civile non sono stati immediatamente mobilitati per affrontare le emergenze alluvionali. Oltre alle recenti dichiarazioni poi ammorbidite e rivolte alla gestione “isterica” della giunta Burlando, ricordo che lo stesso capo della Protezione Civile Gabrielli durante la sua audizione al Senato in merito all’alluvione che ha coinvolto Genova e alcuni Comuni dell’entroterra il 9 ottobre scorso aveva già dichiarato che le squadre della Protezione Civile sono state tenute ferme fino alla domenica successiva all’evento calamitoso. Il che ha avuto anche come conseguenza il blocco delle colonne provenienti dal Piemonte e dalla Lombardia, già avvertite di prestare intervento, in attesa dell’arrivo dell’esercito. Fatti che lasciano senza parole e che dimostrano l’incapacità di gestione di una risorsa importante composta da migliaia di volontari formati per affrontare emergenze di questo tipo, vicini al territorio la cui macchina organizzativa è stata oggetto di finanziamenti milionari, oggi praticamente inutilizzati. Se per Paita e Burlando la Protezione civile non serve, allora si tolga una volta per tutte l’assessorato stesso e soprattutto chi ne è a capo, diventato simbolo nazionale di manifesta incapacità sul campo».

Rixi insiste sulla necessità di aiuti concreti alle imprese messe in ginocchio dalle ultime alluvioni. «Nel totale immobilismo del PD – dice Rixi – noi come Lega Nord ci siamo mossi a tutti i livelli. Pertanto ringrazio i nostri capigruppo alla Camera e in Senato, Fedriga e Centinaio, che hanno accolto le richieste del territorio ligure e presentato una mozione per la cancellazione delle tasse in tutte le zone colpite dai gravi eventi calamitosi. La proposta è: esenzione triennale dai versamenti fiscali e contributivi, cancellazione di tutte le cartelle di pagamento emesse da agenti della riscossione, creazione di un Fondo statale che compensi i mancati versamenti contributivi ed esenti per tre anni le attività economiche dalla presentazione del DURC. Questo è un atto concreto a favore delle imprese genovesi, stufe di false promesse di un governo che pensa solo a tartassarle di tasse».